Fase 2, screening nazionale: prelievi nell’hinterland

Nel campione scelto da Ministero e Istat per i test sierolgici anche 68 Comuni milanesi, tra cui quelli dove il virus si è diffuso di più

I cittadini facenti parte del campione potranno dare un importante contributo alla ricerca

I cittadini facenti parte del campione potranno dare un importante contributo alla ricerca

Buccinasco (Milano), 27 maggio 2020 - Sono 68 i Comuni della provincia di Milano scelti per prendere parte all’indagine "sieroprevalenza dell’infezione da virus SarsCov2". In tutta Italia saranno esaminate 150mila persone distribuite su circa 2mila comuni. I selezionati saranno contattati al telefono dai centri regionali della Croce Rossa per fissare un appuntamento per il prelievo di sangue. Al momento dell’esame verrà chiesto di rispondere a un questionario dell’Istat, in accordo con il Comitato Tecnico Scientifico. In caso di diagnosi positiva, bisognerà isolarsi e procedere con il tampone naso-faringeo per verificare la positività al covid. L’indagine avviata dal Ministero della Salute ha l’obiettivo di tracciare una mappa del contagio verificando chi ha sviluppato anticorpi, anche in assenza di sintomi. Tra i Comuni dell’hinterland selezionati ci sono quelli più colpiti dal virus.

Cinisello, che secondo il bollettino di Ats conta 618 persone positive da inizio epidemia, Cologno (525), Sesto (488), Rho (442), Bresso (303), Pioltello (279), Melegnano (267), San Giuliano (262), Garbagnate (258) e Cernusco (255). Non si può candidarsi per far parte del campione: le selezioni vengono svolte dall’Istat su indicazione del Ministero che tiene conto del genere, età, settori di attività economica, residenza. Tra i Comuni selezionati nel Sud Milano c’è anche Buccinasco (che secondo il bollettino Ats conta 80 positivi da inizio epidemia), Corsico (228), Cesano Boscone (184) e Trezzano (89).

"Alcuni cittadini – ancora non si sa quanti per ogni città – saranno chiamati a partecipare all’indagine, dando un fondamentale contributo – commentano i sindaci –. Non ci sono obblighi ma è importante non tirarsi indietro. L’obiettivo è avere dati sulla situazione contagi e della positività degli asintomatici. Ognuno dovrà fare la propria parte". "Una buona notizia" , per Francesco Vassallo, sindaco di Bollate dove al 25 maggio sono 226 i positivi su una popolazione di 36.490. Trenta i deceduti dall’inizio della pandemia, fra i quali non si conta nemmeno uno degli ospiti della Rsa comunale. "Abbiamo appreso con grande interesse che il Ministero della Salute e Istat ha individuato Bollate come uno dei 2.015 comuni oggetto dell’indagine - sottolinea Vassallo - Fondamentale che le persone, inserite nel campione casuale, diano il loro contributo: partecipare non è obbligatorio ma è un bene per se stessi e per l’intera comunità". Nell’indagine non manca Arese, dove secondo una mappa elaborata dalla Regione, il virus era presente già il 15 gennaio.