Trezzano, ai minori l'ex edificio della mafia

Nel palazzo di via Cavour 22, verranno organizzate due scuole per i ragazzi bisognosi

L'inaugurazione del Polo Ulisse con le famiglie

L'inaugurazione del Polo Ulisse con le famiglie

Trezzano sul Naviglio (MIlano), 17 marzo 2019 - «Bambini e ragazzi che hanno bisogno di noi sono tanti, una vera emergenza ormai. Questo ci fa capire che le soluzioni che abbiamo per assistere i minori non funzionano più: c’è bisogno di agire in sinergia». L’assessore alle Politiche sociali Sandra Volpe parla di emergenza, di un problema sentito, non solo a Trezzano dove i servizi sociali seguono circa un centinaio di bambini e ragazzi, ma su tutto il territorio. C’è bisogno di «percorsi educativi, laboratori, incontri, sostegno e assistenza scolastica», ha aggiunto l’assessore, ed è per questo che «abbiamo deciso di dedicare questo bene confiscato – alla fine degli anni Novanta – ai minori, perché loro sono il nostro futuro», ha spiegato il sindaco Fabio Bottero (Pd) all’inaugurazione, ieri mattina, del Polo Ulisse. Un tempo patrimonio della mafia, l’edificio di via Cavour al civico 22 è stato trasformato nel corso degli anni. Prima ha svolto la funzione di casa delle associazioni, ora il Comune ha deciso di dedicarlo ai minori.

A occuparsi del progetto sarà la cooperativa Ripari, già impegnata in percorsi sociali: «Polo Ulisse offre la possibilità di frequentare due centri, uno dedicato ai bambini dagli 8 agli 11 anni e l’altro dai 12 ai 15 – hanno spiegato Andrea Villa e Anna Brioschi di Ripari –. Poi, ci saranno due percorsi chiamati scuola leggera e scuola bottega. Il primo è realizzato in collaborazione con le scuole del territorio: gli alunni che fanno fatica a inserirsi nell’ambiente scolastico potranno alternare la presenza frequentando il nostro polo». Scuola bottega, lo suggerisce il nome, sarà dedicato ai ragazzi fino ai 18 anni, per aiutarli a conseguire il diploma e indirizzarli nel mondo del lavoro.

A sottolineare l’importanza dei progetti, Lorenzo Sanua, figlio di Pietro, il fruttivendolo assassinato a Corsico nel 1995: «Questo è il quarto bene che a Trezzano viene strappato alla mafia e restituito alla città – ha detto Lorenzo, referente di Libera presidio Sud Ovest –. Un traguardo importante, ma non dobbiamo fermarci qui». Il sindaco ha ringraziato coloro che hanno contribuito alla buona riuscita di Polo Ulisse e, insieme a Eleonora Malerba, sindaco del consiglio comunale dei ragazzi, ha voluto invitare i cittadini «a far parte del progetto, a viverlo, perché solo insieme possiamo garantire un futuro ai nostri giovani».