Primo giorno di sosta a pagamento: la protesta esplode ai cancelli Snam

La rabbia dei dipendenti: "Dove sono i posti gratis promessi?"

Il presidio di protesta dei dipendenti Snam

Il presidio di protesta dei dipendenti Snam

San Donato Milanese (Milano), 3 aprile 2019 - Scatta la sosta a pagamento, a San Donato i lavoratori sono già in rivolta. È iniziata con un presidio davanti ai cancelli della Snam la prima giornata del nuovo piano dei parcheggi, costi troppo salati a carico dei lavoratori che arrivano da fuori città. Nessuno sconto per i lavoratori, tariffe piene per migliaia di automobilisti che non possono usare i mezzi per raggiungere il posto di lavoro. Solo in Snam sono 500, molti dei quali provenienti addirittura da fuori provincia.

«Dovremo pagare 6 euro al giorno per poter lavorare: a conti fatti dovremo sborsare 1.200 euro l’anno per raggiungere l’ufficio», dice Maria Giovanna Cucciati. «Abito a Miradolo e sono una mamma di quattro figli, per me è impossibile muovermi con i mezzi – continua –. La mia giornata inizia prestissimo con l’accompagnamento dei bambini a scuola e finisce con la spesa, le commissioni e il recupero dei ragazzi alle attività sportive. Se venissi con i mezzi, dovrei pagare una baby sitter e i costi aumenterebbero».

Tutti arrabbiati in città, sabato mattina ci sarà una nuova manifestazione di protesta. «Abito in via Libertà e lì anche i negozianti sono inviperiti – continua Rosario Gagliano –. Se avessero voluto contenere i disagi per i sandonatesi, avrebbero prima potenziato il car sharing e i mezzi pubblici: per muoverci in città con gli autobus si aspetta anche mezz’ora prima che passi una corsa. Dovrò pagare 60 euro l’anno per un pass valido solo nella mia zona, per venire al lavoro a Metanopoli dovrò sborsare altri 6 euro al giorno. È veramente assurdo».

Oltre il danno, la beffa. «Il Comune ha assegnato 3 pass gratuiti per ogni attività produttiva: lo stesso numero vale sia per il piccolo negozietto senza dipendenti, che per la Snam che ha un migliaio di lavoratori», dicono Maurizio De Caro (Cgil) e Gianluigi Gaspari (Cisl). I sindacati hanno cercato di contrattare agevolazioni per tutti i lavoratori, ma il tavolo è saltato.

«Snam ci aveva promesso un parcheggio gratuito per dipendenti nella zona di piazza Santa Barbara, ma poi non si è più fatto. Ora siamo in difficoltà», ricorda Alessandro Tinelli, Rsu Snam. L’azienda ha predisposto due navette di interscambi: una piccola che fa la spola tra la stazione, il terminal M3 e l’azienda, l’altra che raccoglie i dipendenti in via XXV Aprile, zona isolata dal resto della città. «Le navette non bastano, sono 500 i colleghi che si muovono in macchina – dice Davide Serra –, il nostro è l’unico palazzo del quartier generale di Eni sprovvisto di parcheggi per i dipendenti».