Settala, in ottocento da tutto il Nord Italia al rave party di tredici ore

La festa illegale organizzata sui social in un capannone abbandonato ha attirato giovani da tutto il Nord Italia tra sabato e domenica

L’area è stata sgomberata dai militari soltanto attorno alle 13 di domenica

L’area è stata sgomberata dai militari soltanto attorno alle 13 di domenica

Settala (Milano), 25 novembre 2019 - Ottocento giovani hanno invaso il capannanone di un’azienda abbandonata, musica a palla e divertimento fuori dalle regole per un rave party notturno. Tredici ore di sballo, una festa illegale organizzata sui social con un tamtam che ha attirato ragazzi da tutto il nord Italia. È successo nella notte tra sabato e domenica a Settala, in un’area isolata al confine con Rodano.  Questa volta gli organizzatori hanno preso di mira la vecchia sede della Tnt Traco, un’azienda ormai chiusa da tempo che si trova invia Fratelli Rossetti. La zona è isolata, lontana dai centri abitati dei due paesi. Nel tardo pomeriggio di sabato, lo staff è entrato di nascosto e ha montato luci e impianto audio.

Poi, intorno a mezzanotte, 800 ragazzi hanno fatto irruzione all’improvvisto. La modalità di ingaggio è sempre la stessa: gli organizzatori lanciano l’invito in chat e nei gruppi chiusi dei social, con un bombardamento mediatico che spesso riesce ad attirare clienti perfino oltre confine. Comunicano i dettagli logistici e poi, all’ora X - che questa volta era la mezzanotte - i ragazzi arrivano in massa per evitare di creare sospetti e attirare troppa attenzione. E, ovviamente, per forzare in massa eventuali blocchi da parte delle forze dell’ordine. Difficile contenere un migliaio di giovani carichi di adrenalina. E non solo. Si tratta di vere e proprie invasioni di massa. E così, sabato notte, i magazzini della Tnt Traco si sono trasformati in una discoteca abusiva. Musica, alcol e di solito anche dosi di droga sintetica smerciata a basso costo. I carabinieri sono intervenuti qualche ora dopo, non appena una pattuglia in servizio sul territorio si è accorta del movimento sospetto.

L’allarme è partito dalla stazione di Peschiera, poi sono arrivati i rinforzi con i militari del Nucleo operativo Radiomobile. Nessun incidente, tutti si è svolto senza particolari problemi. Ieri mattina, i giovani hanno iniziato a defluire e abbandonare la zona a piccoli gruppi. L’area è stata sgomberata intorno alle 13, i carabinieri hanno convinto gli organizzatori a ripulire il capannone dai resti del rave party: bottiglie vuote, bicchieri di plastica e pattume di ogni genere. Sul territorio l’attenzione è alta, durante i weekend le forze dell’ordine presidiano le aree industriali abbandonate per evitare incidenti come quello accaduto qualche anno fa all’ex cartiera di Peschiera.

Un ragazzo è salito sul tetto ormai mal dirotto del capannone e una lamiera ha ceduto. Il giovane è precipitato e, dopo giorni di agonia, è deceduto in ospedale. Gli ultimi rave party hanno preso di mira San Donato, oltre 500 persone nell’ex Neon di via Buozzi, Segrate e San Giuliano, con 700 persone hanno partecipato all’appuntamento clandestino organizzato nel cuore della vecchia area industriale di Sesto Ulteriano.