San Giuliano, protesta alla Artoni

I dipendenti senza stipendio delusi per la macata acquisizione dell'azienda

Il presidio dei lavoratori

Il presidio dei lavoratori

San Giuliano (Milano), 17 febbraio 2018 - Piombati nell'incertezza in seguito alla mancata acquisizione della loro azienda da parte di Fercam, i lavoratori di Artoni, noto marchio della logistica e dei trasporti, hanno deciso di farsi sentire. Una protesta è scattata venerdì  davanti alla sede sangiulianese dell'azienda che, fra dipendenti e indotto, impiega circa 200 persone.

Sfumata la trattativa che, nelle intenzioni, avrebbe dovuto vedere l'acquisizione delle filiali da parte di Fercam, col conseguente passaggio dei lavoratori e il mantenimento delle condizioni in essere, il personale si è ritrovato ancora in capo ad Artoni, che non naviga in buone acque.

“Siamo senza stipendio e non abbiamo lavoro – spiega Carmine Montoro, delle Rsa -. Non ci sono più commesse, le ultime giacenze della merce sono nei magazzini e non possono essere distribuite per mancanza di mezzi. E' una situazione paradossale"”.

A detta di sindacati e lavoratori, l'azienda è diventata una sorta di contenitore vuoto, senza ordinativi. “Il sito di San Giuliano è fermo, come gli altri 39 in Italia – conferma Mohamed Ben Halla, funzionario della Filt Cgil –. L'azienda è in difficoltà e non è in grado di pagare fornitori e dipendenti. La situazione è critica, la nostra protesta proseguirà a oltranza”.