San Zenone al Lambro (Milano), 13 febbraio 2020 - Il progetto di una maxi logistica, estesa su tre Comuni con una superficie pari a quella di 30 campi da calcio, agita le acque tra il Sud Milano e l’Alto Lodigiano. Se ne parlerà oggi alle 21 nell’aula consiliare di San Zenone, il Comune maggiormente interessato da un’ipotesi urbanistica che riguarda anche la vicina Sordio e, benché in minima parte, Vizzolo Predabissi.
L’assemblea pubblica è organizzata dall’amministrazione di San Zenone, che con l’occasione ufficializzerà la propria posizione rispetto al programma C2, ovvero la possibile trasformazione in polo produttivo di una grande area, oggi agricola, interclusa fra la via Emilia e la linea ferroviaria, poco lontano dalla Tangenziale Esterna. Intanto, comitati locali e ambientalisti ribadiscono un secco "no" a un insediamento "che sarebbe fra i più impattanti e che porterebbe un sensibile aumento del traffico, dell’inquinamento e dei rischi ad essi associati", riassume Roberto Silvestri in rappresentanza dell’Osservatorio contro il consumo di suolo nel Sud-est Milano, un organismo che raggruppa dieci associazioni. "Quell’intervento comporterebbe un notevole consumo di suolo in un sito oggi agricolo. È inaccettabile". "L’intera area è grande come 30 campi da calcio. I fabbricati sarebbero alti fino a sei piani - aggiunge Marco Fernbach, del comitato Stop alla logistica -. Siamo molto preoccupati. Eppure, intervenire si può: serve la volontà politica, prima ancora delle scelte tecniche". Il fronte del "no" è pronto a mobilitarsi.