San Giuliano: tappi solidali? Non c’è più spazio

Danilo Distico getta la spugna: "Il Comune mi ha tolto il deposito"

Danilo Distico coi tappi che ha raccolto

Danilo Distico coi tappi che ha raccolto

San Giuliano Milanese (Milano), 6 luglio 2018 - Dopo undici anni di attività, il «re dei tappi» getta la spugna. «Troppo impegnativo, e poi non ci sono spazi adeguati per la raccolta. Il Comune mi ha chiesto di sgomberare l’area, dove tenevo una parte del materiale». Danilo Distico, 61 anni, commerciante di San Giuliano, è fondatore di Polisolidale, una onlus che si occupa della raccolta di tappi di plastica a scopo benefico. Il meccanismo è semplice: i tappi vengono ceduti a ditte specializzate nel riciclaggio che, a fronte dei quantitativi ricevuti, riconoscono ai fornitori una somma in denaro (una tonnellata vale circa 200 euro). Questi fondi vanno a sostenere specifici progetti di aiuto e cooperazione. L’attività di Distico, in particolare, è servita alla costruzione di pozzi d’acqua nell’Africa nera. Il negoziante prestato al sociale ha iniziato la sua avventura nel 2007.

«Attraverso mia figlia, che aveva degli amici in zona, sono entrato in contatto con la Caritas di Livorno – racconta -. Mi è stato chiesto di collaborare al progetto dei tappi. Tempo una settimana, sono diventato il collettore della raccolta per la Lombardia. Allora, venivano a portarmi i tappi persino da Porlezza, dalla Valtellina e dal Piacentino. Del resto, sono stato il primo». L’attività è proseguita per anni, con volumi che oscillavano fra le tre e le quattro tonnellate al mese. Poi il meccanismo si è inceppato, anche per motivi logistici, e ora Distico ha deciso di dare forfait. «Il Comune mi ha chiesto di liberare l’area, la ex scuola di Viboldone, dove, da circa un anno, periodicamente depositavo i tappi, chiusi in grossi sacchi, in attesa del conferimento – dice il negoziante -. Ne sono deluso, tanto più che si trattava di un’attività a fin di bene. Non posso neppure tenerli in negozio perché la plastica è materiale infiammabile. E pensare che la raccolta poteva anche essere un modo per fare imprenditoria sociale, ma sembra che questo non interessi a nessuno».

Così, nella giornata di ieri gli ultimi quantitativi hanno preso la via della fondazione Castellini (la Rsa di Melegnano, che collabora ad iniziative analoghe). «Da oggi si chiude, non portatemeli più», ripete il negoziante a cittadini e associazioni. «Resta la soddisfazione di aver fatto del bene agli altri. E’ stato un grande arricchimento interiore». Sulla questione interviene il sindaco di San Giuliano Marco Segala. «Il deposito dei tappi alla ex scuola elementare di Viboldone non risulta giustificato né da richieste formali da parte dell’associazione, né da autorizzazioni del Comune. Inoltre, si tratta di materiale con un indice di combustione elevato, quindi potenzialmente pericoloso». Da qui la necessità di sgomberare il sito, che per altro è in uso agli Scout. «Non è possibile andare in deroga ai regolamenti, neppure in nome della solidarietà – conclude il sindaco -. Al momento il Comune non possiede spazi adeguati a questo genere di attività».