San Giuliano, il successo della scuola di italiano: "Il mondo in una stanza"

La festa per celebrare la fine dell'anno scolastico

Gli studenti stranieri festeggiano il diploma

Gli studenti stranieri festeggiano il diploma

San Giuliano (Milano), 25 giugno 2019 - Con quasi 250 iscritti, nella città più multietnica del Sud Milano, la scuola d’italiano per stranieri (e non solo) continua a rastrellare consensi e a riflettere la composizione sociale di San Giuliano Milanese. In questi giorni feste e momenti conviviali stanno facendo calare il sipario sull’anno scolastico 2018-2019, durante il quale sono stati proposti corsi su tre livelli (base, intermedio e avanzato) in due diverse fasce orarie, alla sera e al mattino, per venire incontro alle esigenze dei lavoratori turnisti, ma anche delle donne con figli piccoli, che hanno avuto la possibilità di entrare in classe coi bambini al seguito.

In una città dove gli stranieri rappresentano oltre il quindici per cento della popolazione, la scuola per l’apprendimento dell’italiano è ormai un’iniziativa consolidata, nata dall’accordo fra l’associazione culturale Orizzonte, che cura le lezioni, e il Comune di San Giuliano, che mette a disposizione i locali di piazza Vittoria. In cattedra un gruppo d’insegnanti volontari. "Nelle classi si ritrova il mondo: donne e uomini provenienti da Africa Nera, Maghreb, Egitto, Est Europeo, Cina, America Latina, Perù, Colombia, Venezuela, El Salvador - spiegano Marianna Montanaro e Ilaria Soresi, due giovani volontarie che lavorano nella scuola –. All’inizio arrancano, si sforzano di capire la nostra lingua, bella ma difficile. Poi sono davvero contenti di imparare".

"La nostra scuola, i nostri corsi rappresentano una mano tesa alla conoscenza reciproca, all’integrazione e al confronto - aggiunge Giuliana Cilento, una vita dedicata all’insegnamento - con passaggi soft dalla grammatica alle norme che nella nostra Costituzione garantiscono i diritti e indicano i doveri, perché tutti si sentano cittadini e contribuiscano al bene comune". La scuola di italiano di piazza Vittoria dunque si conferma una palestra di comunanza e integrazione, una piattaforma di scambio, dove l’aspetto umano è importante quanto quello didattico.