Anziano ucciso a San Giuliano, chiesto giudizio immediato per badante

Il 34enne salvadoregno è accusato dell'omicidio di Antonio Izzo

I carabinieri davanti all'abitazione del pensionato

I carabinieri davanti all'abitazione del pensionato

San Giuliano Milanese (Milano),5 giugno 2018  - La Procura di Lodi ha chiesto il giudizio immediato per un salvadoregno di 34 anni imputato per omicidio volontario con l'accusa di aver strangolato un pensionato di 71 anni di San Giuliano Milanese, Antonio Izzo, trovato senza vita nel pomeriggio del 26 novembre del 2017 nell'appartamento in cui viveva.

Il centroamericano, che non ha precedenti penali e risulta fosse arrivato in Italia il mese prima per cercare lavoro, aveva lavorato come badante per il pensionato, che lo ospitava nella sua abitazione. Il 34enne dopo l'arresto aveva solo ammesso di aver avuto un acceso litigio con il datore di lavoro dopo che lo aveva licenziato, prima di fare i bagagli e andarsene.

A scoprire il cadavere, qualche ora dopo il delitto, era stato un giovane italiano che il giorno successivo avrebbe dovuto prendere servizio come nuovo badante. Il corpo del pensionato era riverso sul pavimento della camera da letto, composto e senza segni di violenza. Solo l’autopsia ha permesso di chiarire che si trattava di un delitto. La Procura di Lodi ha individuato anche il movente dell’omicidio: a scatenare l’ira del 34enne è stata la decisione del pensionato che, dopo circa un mese e mezzo, scontento del lavoro svolto dal salvadoregno, sia per il comportamento che per le difficoltà linguistiche, gli ha dato il benservito acconsentendo comunque a ospitarlo ancora per qualche giorno fino a che non avesse trovato una nuova sistemazione E così si è consumata la tragedia, con il badante che ha soffocato Izzo, probabilmente con un cuscino o un asciugamano, lasciando il corpo supino sul pavimento della camera da letto. Subito ha fatto perdere le proprie tracce, portando via il cellulare, il tablet, monili e una macchina fotografica della vittima (poi ritrovati dai carabinieri nella borsa del salvadoregno). È stata proprio l’assenza dei dispositivi a convincere i carabinieri che c’era qualcosa di strano.