San Giuliano, turnover bloccato: Sos medici di base

Disagi per i pazienti anche nel Sud-Est Milanese, dove crea malconenti la dislocazione degli ambulatori

C'è preoccupazione per la situazione dei medici di base

C'è preoccupazione per la situazione dei medici di base

San Giuliano (Milano), 1 settembre 2020 - Medici di base al ribasso: turnover bloccato e pochi ambulatori nei quartieri per far fronte alle esigenze dei cittadini. Con l’emergenza sanitaria che in autunno potrebbe riprendere quota, San Giuliano si ritrova a fare i conti con l’offerta sanitaria di base, ritenuta insufficiente a coprire il fabbisogno locale. Ad ogni medico condotto che lascia per andare in pensione o per altri motivi – come la scomparsa prematura del medico storico di San Giuliano, Roberto Lovotti, morto durante il lockdown per complicanze da Covid – non sempre corrisponde l’arrivo di un sostituto. Ad accendere i riflettori sulla questione è l’ex sindaca Gina Greco, consigliera del gruppo consiliare "Gina!". "Ascoltando alcuni cittadini – spiega Gina Greco – la percezione è che in città i medici di base non siano sufficienti a soddisfare le necessità di tutti i pazienti. Ultimamente, per cause diverse, è diminuito il numero di medici sul territorio, creando una certa preoccupazione. Alcuni medici inoltre non sono definitivi e questo non aiuta a creare quel rapporto di fiducia che è alla base del rapporto tra medico e paziente". 

In una situazione di carenza di organico, i medici che rimangono in servizio sono costretti ad occuparsi di tanti pazienti e nei mesi di emergenza sanitaria il carico di lavoro si è fatto decisamente sentire. "Sicuramente, per sopperire alle esigenze, molti medici si saranno dovuti occupare di più pazienti di quelli che prevede la norma – conferma Greco - e, anche se è prevista la possibilità di eccedere il numero massimo di 1.500 pazienti per medico, questo vorrebbe dire che il tempo e la disponibilità verso ognuno di loro sarà per forza ridotto". E poi esiste un tema di copertura del territorio cittadino, diviso in frazioni a volte molto distanti tra loro. E a farne le spese sono i cittadini anziani. "Anche la dislocazione – ricorda la consigliera comunale - non permette la completa copertura di tutte le zone di San Giuliano. È plausibile immaginare che per gli stessi medici questa situazione non sia sostenibile nel tempo ed è per questa ragione che ci auguriamo di avere presto la possibilità di seguire da vicino questa problematica che coinvolge l’Ats".