San Donato, rivolta contro le strisce blu

Ricorso straordinario al presidente Mattarella e richiesta di sospensiva al Tar. L’ex candidato sindaco Forenza guida la battaglia dei cittadini

La battaglia per fermare il piano della sosta a pagamento

La battaglia per fermare il piano della sosta a pagamento

San Donato (Milano), 13 settembre 2018 - Un ricorso straordinario al capo dello Stato e una richiesta di sospensiva al Tar per fermare le strisce blu. Non si placa la battaglia contro il piano della sosta a pagamento, nemmeno il bando lanciato dal Comune per trovare il gestore del servizio è riuscito a placare gli animi dei cittadini. Dopo le migliaia di firme raccolte dal Comitato “No Strisce Blu” (che si è poi sciolto per dissidi interni all’organizzazione), sono tre cittadini a tornare alla carica con un ricorso alla più alta carica dello Stato per cercare di sospendere il parcheggio a pagamento nelle zone più congestionate della città. A pagare il prezzo più alto saranno i residenti, ma anche i pendolari e i lavoratori che dall’anno prossimo saranno costretti a sborsare cifre altissime per parcheggiare l’auto in centro, vicino alla metropolitana e al Quartiere Affari.

Nicola Forenza, ex candidato sindaco con la lista “L’Altra San Donato”, durante l’estate ha depositato il ricorso a Mattarella insieme ad altri due sostenitori, decisi a chiedere "la sospensione del provvedimento". Ora Forenza ha lanciato una campagna di finanziamento per pagare i costi della giustizia. Si cercano 500 cittadini disposti a donare 10 euro a testa per pagare le spese processuali. "Il capitolo strisce blu non è ancora chiuso", annuncia Forenza. "Partiamo da un presupposto - continua - che deve essere molto chiaro: i parcheggi a pagamento non sono qualcosa di illegale, ma sono una scelta politica precisa. Quello che però si può contestare sono le modalità e alcuni passaggi attuati dall’amministrazione". Ezio Antonio Sinigaglia ha redatto un ricorso al presidente della Repubblica per contestare questo provvedimento, sottoscritto anche da Forenza e da Gianluca Sartore. "Un ricorso pendente al capo dello Stato avrebbe certamente danneggiato il progetto - spiega Forenza - e pertanto il sindaco Checchi si è opposto ufficialmente".

Il Comune ha cercato di bloccare l’esposto con un ricorso, costringendo i tre cittadini a prepararsi a una battaglia davanti al Tar. "Per portare la questione agli organi competenti, siamo costretti a effettuare ricorso al Tar - dice Forenza -, ma procedere in questo modo ha un costo non indifferente. Noi ci siamo esposti, ma non possiamo accollarci questa spesa da soli. Se si raggiungeranno le 500 persone interessate a contribuire, allora organizzeremo la raccolta fondi e procederemo con il ricorso". I tempi sono stretti: chiunque fosse disposto a partecipare, può inviare una mail di conferma a forenza.nicola@gmail.com entro il 21 settembre.