San Donato, tutti insieme sulla pista ferita dai vandali

Centinaia di atleti sandonatesi sono scesi sull’anello di atletica del Parco Mattei insieme alle autorità

Un momento della serata di ieri al parco Mattei

Un momento della serata di ieri al parco Mattei.

San Donato Milanese (Milano), 18 settembre 2018 - «Non ci avete fatto niente». È il messaggio lanciato dalle centinaia di atleti sandonatesi che, ieri pomeriggio, sono scesi sull’anello di atletica del Parco Mattei per dimostrare che il mondo dello sport non si ferma. E lo hanno detto, con sorrisI sulle labbra e sguardo fiero a chi, nella notte tra mercoledì e giovedì della scorsa settimana, è entrato con i picconi e ha devastato il manto appena posato. È stata un successo la manifestazione organizzata dalla società di atletica «Studentesca Sandonatese», un appello al quale hanno riposto in coro le famiglie dei giovani atleti, le istituzioni e le altre associazioni sportive della città. Tutti uniti per dare un messaggio di speranza e riportare nuovamente in alto i valori positivi dello sport, messo a dura prova dall’attacco violento di giovedì scorso.

«È stato un brutto colpo per i nostri ragazzi che aspettavano da un anno di rientrare in pista. Sono cresciuta su questo anello, l’ho visto degradarsi anno dopo anno e so cosa vuol dire allenarsi in una situazione difficile», racconta Martina Fugazza, allenatrice di atletica e psicologa dello sport. «Non è stato un attacco alla struttura, ma alle persone – continua Guido Zibellini, un atleta della Studentesca –: è evidente che qualcuno ha cercato di danneggiare la società sportiva, sia economicamente che moralmente. Non so darmi altre spiegazioni». Al fianco degli atleti, ieri pomeriggio c’erano anche le istituzioni: il sindaco Andrea Checchi, il consigliere regionale Franco Lucente e il presidente regionale della Fidal, Gianni Mauri, che ha portato la solidarietà della grande famiglia dell’atletica leggera, che in Italia conta 60mila persone.

«Quando ho saputo cosa era accaduto alla pista, mi sono scese le lacrime – ha confidato il primo cittadino -. Non serve a nessuno alzare i toni, il confronto e la critica servono, ma non possono arrivare a gesti così estremi. Da quella cattiveria è partita una reazione straordinaria della gente, segno che San Donato è la città dello sport». La Federazione ha concesso l’omologazione della pista con riserva, dopo la riparazione del danno – che avverrà entro fine mese a spese dell’installatore – arriverà la certificazione in via definitiva.

«Il danno non è stato tanto economico e materiale, perchè a quello c’è rimedio, ma ha colpito il cuore di chi nello sport ci mette passione – dice Assunta Longinotti, presidente della Studentesca –. Non abbiamo mai subito minacce, non capisco ci possa aver commissionato un attacco così vile». «Non capiamo il senso di questo gesto – conclude Cristiano Mangiarotti, padre di un atleta 11enne –, ora l’unica cosa che conta è far tornare i nostri ragazzi a correre in pista».