Via Marcora è nel degrado. E i cittadini di San Donato chiamano la tv

Lastre di amianto e pattume abbandonati tra i campi vicino alla baraccopoli. La situazione del sito abusivo denunciata dall’interpellanza di un consigliere

La situazione di abbandono della zona si trascina da tempo, ora scatta la protesta

La situazione di abbandono della zona si trascina da tempo, ora scatta la protesta

San Donato Milanese (Milano), 13 luglio 2020 - Animali in stato di abbandono, una baracca fatiscente, lastre di amianto sospette e rifiuti gettati ovunque. È lo stato di degrado in cui versa un’area privata di via Marcora, un terreno industriale dove accade di tutto. Dalle galline che scorrazzano a un mulo che circola indisturbato. Situazione segnalata già nel 2013, ma nessuno è mai intervenuto. Così il consigliere comunale Cesare Mannucci (Gruppo Misto) oggi si presenterà dai carabinieri con un esposto.

"La situazione è allucinante: la baracche sono state costruite con materiale da cantiere di risulta e sospetto che ci siano lastre di amianto esposte alle intemperie", racconta Mannucci, che ha protocollato un’interrogazione urgente al sindaco Andrea Checchi. "C’è una sorta di allevamento abusivo – continua – con galline, conigli e perfino un asino, che spesso scappa andandosene in giro per la zona industriale che si trova al confine con la Campagnetta. Gli animali sono lasciati senz’acqua sotto il solleone estivo, ai limiti del maltrattamento. La situazione igienica e sanitaria è pessima. La gente scarica rifiuti. L’area è una discarica a cielo aperto".

Il terreno confina con un concessionario di auto – Autosud – che nel 2013 aveva presentato un esposto al sindaco e all’ufficio Ecologia e Ambiente con il quale chiedeva un intervento risolutivo. Ma la segnalazione è caduta nel vuoto. "Nessuno ha mai controllato – ricorda Mannucci -, non sono mai stati fatti sopralluoghi dall’Ats o dalla polizia locale, il Comune aveva solo intimato verbalmente alla proprietà del lotto un ripristino del decoro, con l’abbattimento del manufatto abusivo e la rimozione dei rifiuti speciali, come gli scarti di lavorazione di cantiere e le lastre d’amianto. Un allevamento su un terreno industriale non è compatibile con la destinazione d’uso dell’area". Il consigliere dell’opposizione ha inviato al sindaco Checchi domande per fare luce sulla situazione.

«Voglio sapere per quale motivo, dal 2013 ad oggi il Comune non abbia mai ordinato e verificato il ripristino del terreno allo stato i congruente alla destinazione d’uso del lotto. La situazione è nota da tempo, eppure si permette che su un’area privata ci sia una vera e propria discarica cielo aperto". Ma non solo. «Per quale motivo nel 2013 non sono state segnalate agli enti compenti le condizioni malsane con le quali venivano tenuti gli animali di cui sopra – si chiede Mannucci -, perchè non è mai stata richiesta alla proprietà dell’area di realizzare idonea e regolare recinzione verso il comparto a verde della Campagnetta, che in futuro diventerà il parco Gustavo Hauser? E perché non è mai stato intimato, a norma della legge regionale per il risanamento dell’ambiente, di eliminare e smaltire le lastre in amianto accatastate abusivamente all’interno del lotto?".