San Donato, polemica su “Bella ciao” a scuola. Ma la contestatrice resta isolata

La melodia era nell’inno ambientalista ispirato a Greta

L'elementare Salvo d'Acquisto di via Europa

L'elementare Salvo d'Acquisto di via Europa

San Donato Milanese (Milano), 24 maggio 2019 - Iniziano le prove della festa di fine anno, l’insegnante di musica insegna a 160 bambini l’inno ambientalista “Sing for the climate”, una mamma non gradisce e fa scoppiare il putiferio. La pietra dello scandalo, se così si può dire, è la melodia della canzone resa famosa dalla protesta ambientalista di Greta, scritta sulle note della canzone partigiana “Bella Ciao”. È successo alla scuola primaria di via Europa, la Salvo d’Acquisto, dove i bambini di quasi tutte le classi stanno provando il saggio finale. Una protesta montata come un’onda di piena a pochi giorni dalle elezioni europee, ma che di fatto è una battaglia di una mamma contro l’intera scuola.

La scuola è tutta solidale con l’insegnante, dal preside Carlo Massaro al Consiglio d’Istituto, così come la stragrande maggioranza delle famiglie. «La vicenda è stata strumentalizzata, rappresento i genitori i 1.156 bambini e nessuno si è lamentato. Ho scoperto il problema dai giornali, la politica va lasciata fuori perché fa male alla scuola», dice Maria Ricupero, presidente del Consiglio d’Istituto. «Ogni anno tutti i bambini salutano con una canzone i compagni di V che stanno per lasciare la scuola per andare alle medie – continua Tatiana Palazzo, rappresentante del Consiglio d’Istituto -, è assurdo che sia stato montato un caso così eclatante. Non è vero che i genitori sono contrari alla scelta della scuola, è stata solo una mamma a protestare. Ognuno è libero di dire la propria, ma passando per i canali istituzionali e non urlando lo scandalo sui giornali». Mamme solidali con la scuola. «Assurdo prendersela così, i bambini non hanno colore politico», ribadiscono Alessandra Giardulli e Layla Labid.

«È una protesta ridicola, sono basita. Sono una sfegatata di destra, ma mai mi sognerei di montare un caso del genere – spiega Alessia Carnevale –, è solo la canzone per una festa, non è una scelta politica. Mia figlia addirittura canta “Ciambella Ciao” e questo dimostra la genuinità dei bambini».Anche il preside, Carlo Massaro, tira dritto: «Non cambieremo una virgola del programma - ribatte - e ci manca pure che i genitori ci dettino le scelte nei programmi didattici. Questa un’iniziativa lodevole, ripresa dalle scuole di mezza Europa». E sui social, la mamma in questione – una consigliera comunale leghista di un altro Comune, scrive: «Mio figlio torna a casa con “Bella Ciao” versione inglese da imparare, non sarà presente alla parata pagliacciata di fine anno! La canzone è stata scritta e promossa, da un attivista del Partito Socialista Olandese Nic Balthazar, diventato famoso per i suoi Tweet contro Trump, compreso quello in cui voleva sparargli».