San Donato, salvata l’ara di Monticello: era nel cantiere sotto sequestro

Ci sono voluti sette anni di battaglie a suon di carte bollate, ma alla fine il manufatto di epoca romana è stato recuperato

L'intervento di recupero

L'intervento di recupero

San Donato (Milano), 17 giugno 2019 - Ci sono voluti sette anni di battaglie a suon di carte bollate, ma alla fine l’ara di Monticello è stata recuperata. Gli archeologi della Soprintendenza hanno prelevato un’ara di epoca romana dal cantiere della cascina, un’area sotto sequestro per abusi edilizi, dove per anni era stata segnalata la presenza di importanti tracce storiche. A innescare la catena della salvaguardia sono stati i volontari dell’associazione Italia Nostra.

Già nel gennaio 2012, la Soprintendenza aveva scritto al Parco Sud e al Comune segnalando "l’esistenza dei resti delle fondazioni di un oratorio dedicato a San Michele, che potrebbero risalire all’Alto Medioevo, e la presenza di un cippo epigrafe conservato nel giardino del complesso della cascina". Monticello è un complesso di origini medievali, ma dalla vecchia lettera della Sopritendenza nessuna traccia dell’altare che, tuttavia, era stata segnalata più volte da Italia Nostra. E, dopo tante battaglie, finalmente qualcosa si è mosso. Alberto Bacchetta, funzionario archeologo della Soprintendenza, e Annalisa Maiorano, archeologa della società Pandora Archeologia, insieme ai volontari di Italia Nostra, Cristiana Amoruso e Maurizio Bramini, e agli operai del servizio comunale Prontocittà, hanno prelevato un’ara di epoca romana, probabilmente a destinazione funeraria, in ghiandone (materiale solitamente trasportato per via fluviale dall’Alto Lario) di circa un metro d’altezza, conservante i resti di un’iscrizione incisa sul lato frontale.

"In attesa di conoscere i risultati degli approfondimenti degli archeologi - commenta il sindaco Andrea Checchi, presente all’intervento di recupero -, come amministrazione ci confronteremo con la Soprintendenza per valorizzare questo importante reperto, affinché possa essere ammirato da tutti i cittadini del Sud Milano quale testimonianza della nostra storia più remota". Il manufatto - che è diventato proprietà della Soprintendenza, così dice la legge - dopo una pulizia accurata, sarà sottoposto a un’analisi che includerà lo studio dell’iscrizione da parte di un epigrafista. La presenza dell’ara a Monticello è stata documentata per la prima volta nel libro “San Donato, cenni storici di Luciano Previato”, edito nel 1972.