Rozzano, tutti in pista per salvare i girini

Anche il Fiordaliso e la società MM al fianco dei volontari di Ape Natura

Le ragazze di Ape Natura

Le ragazze di Ape Natura

Rozzano (Milano), 6 giugno 2019 - L'oasi Smeraldino di via Monte Amiata prende il nome dal rospo smeraldino, una specie protetta che popola le acque di Rozzano. È facile quindi capire come i volontari dell’oasi abbiano particolarmente a cuore questo piccolo anfibio che depone le uova dove trova una pozza d’acqua. Poco importa all’animale se si tratta della fontana di un centro commerciale. Conoscendo bene le abitudini del rospo, i volontari guidati dall’infaticabile Catia Acquaviva dell’associazione Ape Natura, responsabile della gestione dell’oasi, hanno fatto un monitoraggio attento dei luoghi dove l’anfibio avrebbe potuto deporre le uova.

«Abbiamo scoperto che c’erano migliaia di uova proprio nella fontana vicino al giardino verticale del Fiordaliso – racconta Acquaviva – Abbiamo chiesto la collaborazione del centro e con tanta pazienza e passione stiamo portando in salvo i girini». Sì, perché nel giro di qualche settimana le uova sono diventate girini ed è partita la missione di salvataggio. «Abbiamo sospeso l’erogazione dell’acqua per oltre un mese per consentire ai volontari il recupero – commenta Antonello Corrado, direttore del centro – Si è creato un piccolo ecosistema proprio nelle nostre fontane. Siamo felici di aver collaborato per il salvataggio di questi animaletti». Così, con setacci e vaschette, i volontari hanno portato in salvo migliaia di girini che sono stati portati nell’oasi, pochi metri di distanza dal centro commerciale. Stessa procedura per la pozza d’acqua che si era creata alle spalle del Fiordaliso, proprio di fianco al depuratore San Rocco, gestito dalla società MM, il cui responsabile, Marcello Mazzone, non si è tirato indietro quando Catia Acquaviva gli ha spiegato che in quel luogo c’erano girini da salvare.

«Mi è stato chiesto di preservare la presenza di acqua nella pozza, a fronte del rischio di prosciugamento visto il caldo, per salvaguardare la metamorfosi dei girini in rospi smeraldini – ricorda Mazzone – Ho deciso che il nostro depuratore avrebbe dato il suo contributo alla missione: abbiamo delimitato l’area e predisposto una cisternetta. Anche il depuratore San Rocco fa il tifo per i piccoli rospi».