Rozzano, a pesca di bici abbandonate

Nella Roggia Garlesca anche scooter e carrelli della spesa

Dalla Roggia Garlesca è stato ripescato di tutto

Dalla Roggia Garlesca è stato ripescato di tutto

Rozzano (Milano), 20 maggio 2019 - Decine di biciclette, un paio di scooter e alcuni carrelli della spesa: tutti ripescati in una roggia alle spalle di piazza Alboreto. Quando alcuni cittadini hanno segnalato alla polizia locale che c’erano alcune biciclette nella Roggia Garlesca, un corso d’acqua che per un breve tratto scorre in territorio rozzanese e più precisamente nel Parco 2 alle spalle della centrale termica, gli operatori intervenuti per il recupero immaginavano di trovarsi di fronte un paio di Ofo, quelle bici gialle a noleggio che ormai si trovano dappertutto.

Invece nelle acque, parzialmente nascoste dalla melma e dalla vegetazione smossa in questi giorni dalle forti piogge, hanno rinvenuto di tutto: almeno undici le biciclette, alcune gialle altre probabilmente frutto di furti ai danni di privati, uno scooter intero e un secondo a pezzi. Ma non basta: fra la ferraglia sono anche stati ripescati un paio di carrelli della spesa.

E pensare che solo poche settimane fa la zona era stata battuta dalle sentinelle del verde e ripulita. «È una vergogna. Siamo nel cuore della città, in un parco frequentato da molti cittadini, e non è credibile che nessuno abbia visto nulla. Non è arrivata una segnalazione per denunciare questo scempio – spiegano gli ambientalisti che hanno rinvenuto le biciclette – Abbiamo chiamato gli operatori preposti tramite la polizia locale e sono intervenuti per ripescare il tutto dal corso d’acqua. Tutte le bici sono state depositate su un fazzoletto di terra in attesa che vengano a ritirarle ma sono in condizioni disastrose».

Ovviamente nessuno di questi mezzi ripescati pare riutilizzabile e probabilmente saranno tutti rottamati. Questa montagna di ferraglia è ancora ben visibile al Parco 2 e lo sarà probabilmente per un paio di giorni ancora, fino a quando non sarà sistemata. « Ci vorrebbe un bel cartello con scritto “grazie all’educazione civile dei nostri cittadini” e bisognerebbe lasciare quei rottami in quel posto – aggiungono le sentinelle del verde – fino a quando i frequentatori del parco e i rozzanesi non si sveglieranno e capiranno che quel parco è di tutti, quindi anche loro, e che devono tutti curarlo».