Rozzano, cassonetti dati alle fiamme: paura al quartiere popolare

Scatta l'emergenza dopo l'ennesimo raid dei vandali

I rifiuti bruciati

I rifiuti bruciati

Rozzano (Milano), 10 aprile 2018 - Vandali in azione al quartiere popolare, distrutti dalle fiamme i cassonetti dell’immondizia. Sono almeno una trentina i cassonetti bruciati negli ultimi due anni. Vandalismi o altro? Una domanda a cui per ora non è possibile dare risposta. Il rogo dell’altra notte in via Tigli ha spaventato i residenti. In pochi minuti le fiamme hanno divorato tutto, con il rischio che il fuoco potesse raggiungere anche alcune auto. Ormai episodi di questo tipo non si contano più. L’incendio in via Tigli arriva pochi giorni dopo gli atti di vandalismo al Parco 1, dove qualcuno ha letteralmente spezzato gli alberi piantati di recente, e l’allagamento della palestra della scuola di via Garofani.

Fatti che avevano provocato la dura presa di posizione del sindaco Agogliati: "Non comprendiamo le ragioni che spingono alcuni cittadini a compiere gesti di tale portata. Le conseguenze di atti simili ricadono poi su tutti - aveva dichiarato il sindaco -, noi faremo il possibile per trovare i diretti responsabili, ma purtroppo queste azioni danneggiano la collettività. È inaccettabile che per colpa di alcuni, dobbiamo ritrovarci ancora una volta di fronte a strutture rovinate e danneggiate". Sulla questione è intervenuto anche Marco Macaluso, segretario cittadino del Pd: "Sono dispiaciuto per gli ultimi atti di vandalismo accaduti in città, tra alberi spezzati, cassonetti bruciati e la palestra danneggiata. Sono dispiaciuto e spero che le varie foto e i commenti di indignazione che sono girati sui social network nei vari gruppi di Rozzano possano toccare e colpire le coscienze di questi vandali. Chi viene sorpreso a commettere simili gesti deve essere punito, ma soprattutto dovrà sentirsi punito dal senso civico che gli è mancato. Dovremmo organizzare iniziative di contrasto sul territorio che possano far vergognare queste persone, perché tutto ciò che viene danneggiato in città è pari al danno che puoi arrecare a casa mia. Solo se concepiamo questa cosa avremo senso di appartenenza e di comunità".