Rozzano, porte aperte in tipografia per le Giornate Fai

La tipografia Campi di via Olona eletta eccellenza per il prossimo weekend

Nella tipografica Campi 1898 i libri si realizzano con la stampa tipografica con composizi

Nella tipografica Campi 1898 i libri si realizzano con la stampa tipografica con composizi

Rozzano (Milano), 19 marzo 2018 - Che la tipografia di Quinto fosse un’eccellenza del territorio era ormai assodato. Un po’ per la storicità di un luogo che profuma ancora degli stessi intensi odori di cento anni fa. Un po’ per la passione per le cose artigianali ormai raro, ma che la famiglia Campi porta avanti con amore profondo. Ecco, ora questa eccellenza è riconosciuta anche oltre i confini di Rozzano. Il Fai, il Fondo Ambiente Italiano che si occupa di proteggere i beni culturali e paesaggistici del nostro Paese, ha inserito la storica tipografia all’interno delle sue eccellenze.

Durante le Giornate di Primavera che si terranno il 24 e 25 marzo, anche l’azienda dei Campi di via Olona aprirà le porte ai visitatori, alla scoperta di un luogo piccolo ma ricco. «Siamo entusiasti per questa opportunità che servirà a far conoscere la nostra vita e la nostra passione. Speriamo di incontrare parecchi giovani e convincerli che c’è bisogno di loro per non far morire questo mestiere». Il commento è di Rodolfo Campi che negli anni ha trasformato una semplice ditta in un mausoleo intitolato alla celebrazione della stampa su carta. E mica una stampa qualsiasi: «Qui si utilizza ancora la Monotype, una speciale macchina con una tastiera a 277 caratteri che stampa lettera per lettera – spiega Rodolfo, 68 anni tutti passati dentro i laboratori –. Poi ogni lettera si imprime in un rullo e su un nastro di carta, si cola il metallo ed ecco nascere la pagina di un libro prezioso». Durante le Giornate del Fai, i visitatori potranno guardare con i propri occhi un procedimento che ha radici antichissime, dalla quattrocentesca stampa di Gutenberg.

«I curiosi potranno scoprire questo mondo affascinante – continua Rodolfo –, fatto di sacralità e venerazione. Una tradizione nata nel 1898 con la creazione di questa stamperia per opera di mio nonno che l’ha comprata dal cavaliere Umberto Allegretti e poi l’ha trasformata negli anni per renderla moderna, ma senza dimenticare la storia. L’azienda è stata ereditata da mio padre e da me che ora ricopro il ruolo di tecnico dietro le macchine». Un’occasione unica per scoprire una parte di mondo nascosto: «Tanti ancora non sanno come viene stampato un libro con questo metodo. Si pensa che sia tutto digitale ora, ma non è così: esistono ancora realtà come la nostra nel mondo, anche se rarissime – spiega Campi –. Si potranno toccare con mano i volumi stampati da noi, sentirne il profumo della carta e del metallo, sfiorare i leggerissimi rilievi di ogni lettera». Non servirà spiegare a parole la differenza con un classico libro.