Rozzano: "Io, cardiopatica congelata nella casa dell’Aler"

Concetta Bocchetta invoca a 87 anni l’intervento sulle condotte per scaldare l’alloggio

Concetta Bocchetta

Concetta Bocchetta

Rozzano (Milano), 17 gennaio 2020 - Una nonnina al freddo dal 6 gennaio chiede l’intervento urgente dell’Aler perché vive al gelo e si scalda solo con l’ausilio di una stufetta elettrica. Concetta Bocchetta, 87 anni, vive nelle case Aler in viale Lazio da circa mezzo secolo e ha sempre affrontato i problemi relativi alla casa popolare direttamente. Ma questa volta, dopo aver fatto riparare la caldaia a spese sue, inutilmente, si è arresa al freddo ed ha chiesto l’intervento di Aler. Infatti la ditta di manutenzione della caldaia intervenuta, una volta effettuata la riparazione, le ha detto che il problema non era solo della caldaia ma anche delle condotte dell’acqua su cui è necessario un intervento che però può effettuare solo il proprietario di casa, in questo caso l’Aler.

I problemi col riscaldamento erano cominciati pochi giorni prima di Natale quando la caldaia ha iniziato a fare le bizze con vari blocchi. Poi a gennaio, il giorno dell’Epifania la caldaia si è spenta definitivamente. Da allora l’anziana attende che qualcuno risistemi le condotte. "Vivo da sola da molti anni da quando è morto mio marito e sono cardiopatica – racconta Concetta – Questo freddo e la mancanza di riscaldamento mi sta distruggendo e mi ha congelata. Mi scaldo solo con le coperte e una stufetta elettrica che però consuma molto. Ma ci sono momenti in cui qui si trema e batto i denti".

Dalla sede Aler di viale Romagna, a Milano, assicurano che a breve interverranno: "La segnalazione della signora è arrivata la scorsa settimana, è stato programmato un intervento con l’impresa per domani e di questo abbiamo già messo al corrente l’anziana inquilina".