Rozzano, danni causati dai politici: chiesta un'assicurazione

L’associazione dei consumatori Libas vuole ridurre le perdite del Comune

La protesta dei lavoratori della municipalizzata Api

La protesta dei lavoratori della municipalizzata Api

Rozzano (Milano), 4 luglio 2019 - Fare intervenire le polizze assicurative per i danni provocati dagli amministratori comunali. Lo ha chiesto la Libas, associazione di consumatori, al Comune di Rozzano presentando una richiesta all’ufficio protocollo. L’intento è di agire nei confronti di coloro che hanno gestito le risorse pubbliche in questi anni e che non avrebbero fatto nulla per impedire il fallimento di Api, partecipata al 100% che ha lasciato a casa 50 lavoratori e con il patrimonio immobiliare all’asta per ripagare parte dei creditori, come le sedi delle farmacie e la piscina oppure il dissesto di Area sud chiedendo all’assicurazione di intervenire per risarcire i danni in caso negligenza o colpa grave "non per il dolo di pertinenza della magistratura". La richiesta indirizzata al sindaco Gianni Ferretti è stata firmata dal presidente della Libas, Francesco Belluscio che ha chiesto di verificare se nel gruppo delle assicurazioni sottoscritte negli anni precedenti esistano coperture che permettano il risarcimento alla città e ai suoi cittadini per danni provocati da chiunque abbia ricoperto ruolo come amministratore siano essi stati sindaci, assessori e personaggi vari nominati nei consigli di amministrazione delle municipalizzate.

"Ci sono polizze care, alcune anche da 40mila euro l’anno, per assicurare la città di Rozzano dai danni provocati da amministratori incompetenti - spiega Belluscio - per questo ho presentato una richiesta che ipotizza l’ “apertura sinistro” nei confronti di tutti coloro che hanno gestito le risorse pubbliche. Lo scopo dell’iniziativa è anche quello di verificare eventuali danni erariali nel caso di risarcimento. Vogliamo prendere visione dei contratti e capire se sono state aperte procedure per eventuali risarcimenti». Ma oltre ad accertare se siano stati aperti sinistri per ottenere risarcimenti danni l’azione della Libas punta il dito anche sui soldi spesi per le cause legali che ammontano a 590mila euro nel quinquennio precedente. Alcune di queste “con l’intento di silenziare le voci dei dissidenti” come per la querela ad Adriana Andò portavoce del comitato Occhi Aperti dove erano stati stanziati 5.500 euro. "Chiederemo l’accesso agli atti per capire quanto è stato effettivamente speso". I debiti della cosa pubblica di Rozzano ammontano a circa 50 milioni di euro e certamente se vi sono polizze assicurative i danni potrebbero essere ridotti almeno per i rozzanesi.