Peschiera Borromeo, record di firme contro il consultorio

Petizione lanciata online per dire “no” alla struttura con gestione di ispirazione cattolica

Il consultorio è stato inaugurato il 12 maggio

Il consultorio è stato inaugurato il 12 maggio

Peschiera Borromeo (Milano), 10 giugno 2020 -  Un migliaio di cittadini dicono no al nuovo consultorio familiare di via 2 Giugno, nel mirino della protesta la gestione della struttura da parte di una fondazione di ispirazione cattolica. Dopo le prime reazioni a caldo da parte delle opposizioni, ora la battaglia si è spostata su un terreno diverso, dove a scendere in campo sono un gruppo di peschieresi che rivendicano la laicità dei servizi e dei valori. È nato così il "Comitato per un consultorio laico per Peschiera Borromeo", la prima azione è stato il lancio di una petizione on line che in pochi giorni ha quasi raggiunto le 1.100 adesioni.

Il Consultorio è stato inaugurato il 12 maggio in uno spazio comunale, concesso alla "Fondazione Centro per la Famiglia Cardinal Carlo Maria Martini", una onlus cattolica che sul territorio coordina altri quattro consultori da Melzo a Cernusco. Il Comitato è preoccupato per la neutralità dei servizi destinati agli adolescenti e che riguardano la delicata sfera della sessualità, della contraccezione e della maternità consapevole. "Tutti gli altri consultori della Fondazione sono ubicati in locali parrocchiali e non sono finanziati dalle amministrazioni locali - spiegano dal Comitato, creato da Raffaella Parodi, Elena D’Angelo, Valeria Minestra, Susanna Pejrano e molto altri peschieresi -, questo porta il consultorio di Peschiera a creare un precedente, favorendo in tutta la Lombardia la privatizzazione, da parte di enti cattolici, di un servizio che dovrebbe restare laico per garantire a tutti i cittadini la tutela dei propri diritti in ambiti così delicati come salute e sessualità".

La raccolta firme si sta diffondendo in fretta. "Chiediamo all’amministrazione di integrare i servizi mancanti a causa della mission religiosa della Fondazione - spiegano i promotori della raccolta firme -, per i cittadini che desiderano usufruire di un consultorio laico che abbia un approccio neutrale. Chiediamo ad ATS Milano di monitorare l’operato del consultorio di Peschiera, per assicurarsi che le prestazioni siano in linea con le indicazioni dell’accreditamento". Ecco la posizione del Comune. "Non accettiamo che venga messa in discussione l’opportunità di dotare la Città di un servizio essenziale - spiega la sindaca Caterina Molinari -. L’assenza di un servizio pubblico essenziale per le famiglie è il motivo per cui è stato intrapreso l’iter che ha portato all’apertura del nuovo servizio. Sono passati anni dall’avvio della procedura relativa al Consultorio. In questi anni nessun operatore si è fatto avanti".