Paullo, l'allarme degli studenti: "Sugli autobus condizioni disumane"

Un’assemblea straordinaria raccoglie la rabbia delle famiglie

I ragazzi si lamentano per il servizio

I ragazzi si lamentano per il servizio

Paullo (Milano), 12 luglio 2019 - Viaggiano stipati su pullman strapieni, costretti in piedi e con gli zaini pesantissimi sulle spalle per tratte chilometriche, facendo a spintoni per accaparrarsi un posto che non c’è. E, a volte, spuntano episodi di bullismo alla conquista dell’ultimo sedile libero. È la situazione che vivono gli studenti del Sud Est milanese - da Pantigliate a Paullo, Mediglia, Tribiano - dove i ragazzi diretti a Crema e Lodi fanno a gomitate per salire sul bus. "Stiamo mandando i ragazzi a scuola in condizioni disumane, abbiamo passato al setaccio gli autobus per mesi e ogni giorno è la stessa situazione: autobus pieni zeppi, con 40 studenti seduti e 80 in piedi. E, quando i mezzi sono pieni, gli autisti tirano dritto senza fermarsi alle paline", racconta Giancarlo Broglia, presidente del Comitato Pendolari in Lotta. Dopo aver vinto la battaglia contro la soppressione dei bus festivi, ottenendo il ripristino dei percorsi all’interno di centri abitati, il Comitato è di nuovo in trincea. "Abbiamo monitorato per mesi la situazione - continua Giancarla Rosa, del Comitato -, abbiamo chiesto ai ragazzi di rispondere a questionari sulla condizioni di viaggio, stiamo chiedendo alle scuole di inviarci i dati su chi viaggi in bus. Le famiglie, pur di evitare che i razzi corrano dei pericoli, si stanno organizzando con un car sharing faidate".

Ieri pomeriggio, il Comitato ha chiamato a raccolta le istituzioni - hanno aderito i sindaci di Paullo, Mediglia, Pantigliate e Zelo -, le aziende del trasporto locale (Agi e Line) e le famiglie. "Sono preoccupato per le mie figlie che vanno a scuola a Crema - aggiunge Massimo Prognoli - paghiamo 152 euro al mese per farle viaggiare senza le condizioni di sicurezza". Molti studenti raggiungono a piedi le fermate dei paesi vicini nella speranza di sedersi. E il risultato «è che abbiamo fermate affollate e pericolose, dove i ragazzi sostano quasi in mezzo alla strada - ricorda il sindaco di Paullo, Federico Lorenzini - per poi viaggiare per 26 chilometri in piedi, con gli zaini pesanti in spalla».

Basta una frenata brusca per innescare la caduta. "Se l’autobus è troppo pieno, gli autisti tirano dritto e le famiglie devono correre a recuperare i figli lasciati soli per strada, magari al ritorno lontano da casa", sottolinea Giancarla Rosa. "Potremmo scaglionare le fermate, per assicurare il posto a tutti - dice Elena Colombo, dirigente Agi - le corse sono frequenti anche nell’ora di punta, ogni 5 minuti arriva un bus come avviene per la metropolitana". Troppi tagli ai fondi. "Possiamo accogliere solo le proposte a costo zero, se qualcuno chiede di aggiungere autobus metta sul piatto anche i soldi: ogni corsa costa 40mila euro l’anno", aggiunge Claudio Cerioli, direttore dell’Agenzia del trasporto di Crema.