Paullo, Comune e Humana uniti per gli altri

Rinnovato l'accordo per altri cinque anni: prosegue la collaborazione in aiuto del Terzo Mondo

Andrea Valassina di Humana e l’assessore Alessandro Meazza

Andrea Valassina di Humana e l’assessore Alessandro Meazza

Paullo (Milano), 18 febbraio 2020 - A Paullo la raccolta dei vestiti usati, lasciati dai cittadini negli appositi contenitori gialli presenti in vari punti del paese, contribuisce a sostenere progetti di solidarietà e sviluppo, anche nei Paesi del Terzo Mondo. È così da cinque anni, in virtù di una convenzione fra il Comune e Humana Italia, una onlus che, non solo a Paullo, gestisce i cassonetti gialli e trasforma i rifiuti tessili in programmi di solidarietà e comunanza. Ora l’accordo fra l’ente locale e l’associazione è stato rinnovato per un altro quinquennio, fino al 2025, con l’obiettivo di proseguire e consolidare una collaborazione all’insegna del riciclaggio e della cooperazione internazionale. Proprio in base al rinnovato accordo, gli 11 cassonetti gialli col marchio Humana, già presenti in paese, stanno per salire a 13. I cittadini vi possono lasciare i capi, dei quali si vogliono disfare: abiti, ma anche scarpe, borse, zaini, cinture e biancheria per la casa.

Il 65% dei rifiuti tessili raccolti dalla onlus è destinato al riutilizzo; il 25% è destinato al riciclaggio per il recupero delle fibre; il 10% finisce nei termovalorizzatori ed è quindi destinato al recupero energetico. Dei vestiti convogliati verso il riutilizzo, una parte viene donata alle popolazioni africane, mentre un’altra, appositamente selezionata, viene rivenduta negli otto negozi a marchio Humana con sede in Italia, dov’è possibile trovare capi "vintage" e "second hand". "Così si riesce a dare una seconda vita agli abiti, a finanziare progetti di cooperazione internazionale e allo stesso tempo a ridurre la produzione dei rifiuti, con benefici anche economici per le pubbliche amministrazioni", spiega Andrea Valassina, responsabile delle relazioni esterne di Humana. "In assenza di questo programma, che rappresenta un esempio virtuoso di economia solidale e circolare, i rifiuti tessili finirebbero nell’indifferenziato, con costi aggiuntivi per il Comune", conferma Alessandro Meazza, assessore all’Ambiente di Paullo. Negli ultimi cinque anni nella cittadina del Sud Milano sono stati raccolti 221mila 565 chili di abiti usati, con un risparmio, per l’ente locale, di 38mila euro sui costi di smaltimento. Solo nel 2019 sono stati conferiti 46mila 880 chili, con una media, circa 4 chili per abitante, decisamente superiore a quella nazionale, di 2,1 chili per abitante. A Paullo Humana ha curato anche un progetto di riqualificazione degli orti comunali giocato sull’agricoltura biologica, il compostaggio e la stagionalità dei prodotti.