Paullo, 'Gustariso' per salvare le tradizioni

La rassegna dedicata al superfino Carnaroli arriva alla quarta edizione

Marco Magni, Valentina Brambilla e Federico Lorenzini

Marco Magni, Valentina Brambilla e Federico Lorenzini

Paullo (Milano), 21 ottobre 2018 - Un viaggio alla scoperta dei sapori tipici del territorio con il re dei risotti, il superfino Carnaroli. A proporlo, ci ha pensato la rassegna gastronomica “Gustariso, in riso veritas”, giunta alla quarta edizione, un evento gourmet tradotto in originali ricette che spaziano dalla tradizione alla cucina più contemporanea, dal risotto all’ortica alla cheesecake di riso, dal risotto con funghi, castagne e miele alle cialde di riso e ceci alla curcuma.

Per 5 weekend, dal 26 ottobre al 25 novembre, 11 ristoranti del territorio fra Sud Milano, Lodigiano e Cremasco, offriranno menu elaborati ad hoc per esaltare il gusto di una eccellenza che, nata nelle risaie del Paullese, ha in poco tempo raggiunto la fama mondiale. Proprio a Paullo, nel lontano 1945, grazie allo studio sistematico del risicoltore e agronomo Angelo De Vecchi, nasce il seme dei riso Carnaroli, con la sua caratteristica forma affusolata, ottenuto dall’incrocio fra il Vialone e il Lencino. «Il nostro riso - ha dichiarato il sindaco di Paullo Federico Lorenzini - rappresenta un’eccellenza italiana che la nostra città ha il dovere e l’onore di rivendicare. Ci teniamo non solo a raccontarne le origini, ma anche di preservarne l’autenticità. Abbiamo scelto come partner della rassegna gastronomica il Distretto Rurale Riso e Rane proprio perché ne assicura l’assoluta purezza mediante l’analisi del Dna. Quest’anno poi abbiamo voluto dedicare una particolare attenzione per i prodotti di qualità a Km 0 che rendono speciale il nostro territorio e che vengono ben rappresentati nel mercato di Campagna Amica capitanato dall’azienda Fontana di Comazzo».

Un'identità territoriale precisa, quella del riso Carnaroli, riconosciuta anche dalla Comunità Europea, garantita da un distretto rurale compreso fra 23 Comuni del Milanese, con la partecipazione di 60 aziende risicole che occupano una superficie complessiva coltivata di circa 5mila ettari. Con una novità per i palati più raffinati: il riso Carnaroli Gran Riserva. «Un vero e proprio riso da meditazione», ha spiegato Marco Magni, direttore del Distretto Rurale. «Dal momento della raccolta fino alla sua lavorazione, viene fatto stagionare fino ai 18 mesi per permettere ai chicchi di acquisire un sapore unico e una maggiore resistenza alla cottura». Per tutte le informazioni sui ristoranti aderenti alla rassegna consultare il sito www.gustariso.it.