Niente autobus, a Paullo c'è chi va al lavoro in taxi

Scoppia la rabbia dei pendolari dopo il taglio delle corse. Per il 4 febbraio è stata organizzata una manifestazione di protesta

Alcune fermate sulla Paullese sono state soppresse

Alcune fermate sulla Paullese sono state soppresse

Paullo (Milano), 27 gennaio 2017 - «Costretti ad andare al lavoro in taxi», scoppia la rabbia dei pendolari. A dare voce al popolo dei mezzi sarà, il 4 febbraio a Paullo, il comitato per la difesa dei trasporti pubblici locali. Un organismo nato per tenere alta l’attenzione su un tema, il taglio delle corse degli autobus nelle giornate festive, che dalla scorsa estate ha complicato la vita a più di un viaggiatore.

Sotto lo slogan “Tutti a prendere l’autobus sulla Paullese Nuova”, la mobilitazione scatterà alle 10 in piazza Libertà. Da qui i manifestanti si sposteranno a piedi sulla ex statale 415, per raggiungere la fermata di Conterico, in direzione di Milano, e salire a bordo della linea K525, muniti di regolare biglietto. «Da quando le corse festive sono state tagliate o ridimensionate, i mezzi non passano più nel centro abitato di Paullo, ma solo lungo la Paullese, con oggettivi disagi per i viaggiatori - spiega Giancarlo Broglia, fondatore e attivista del comitato -. La fermata di Conterico dista 700 metri dal centro del paese e, oltretutto, è poco sicura perché si trova a ridosso della carreggiata, senza alcuna protezione».

Lavoratori turnisti, ma anche anziani e giovani senza l’auto. Sono queste le categorie penalizzate dal ridimensionamento del servizio. «Le abitudini della gente sono cambiate rispetto al passato, oggi ci si muove anche nel fine settimana, per i motivi più disparati - prosegue Broglia -. Il diritto alla mobilità dovrebbe essere garantito, invece nel Sud-est Milanese si è creata una situazione paradossale: come comitato, abbiamo intercettato decine di lamentele, comprese quelle di persone costrette a prendere il taxi, la domenica, per andare al lavoro».

«Il problema si trascina da mesi e non accenna ad essere risolto - incalzano dal comitato -. Chiediamo la riduzione di 1/7 del costo degli abbonamenti, poiché il servizio la domenica non funziona». Una richiesta analoga era stata già avanzata dal comitato C6 di San Donato.