Rozzano (Milano), 23 maggio 2018 - Quando i fattori della cascina San Giuda hanno deciso di creare “l’orto on line” non avevano idea del successo che avrebbero raggiunto. «Era un’iniziativa nuova, sperimentata in altre parti d’Italia ma non nelle nostre zone. Non pensavamo di ricevere così tante richieste», ammette soddisfatto e stupito Marco Traversi, uno dei fattori della cascina. In effetti, una ventina di richieste arrivate dal sito di Ortiamo sono molte, ma ben riflettono le esigenze del consumatore di oggi: attento a quello che porta in tavola e con la voglia di rivivere esperienze nella natura.
Come Paola Presutto: «Avevo voglia di avvicinarmi al mondo dell’agricoltura, con mio marito ho preso l’orto per due, con coltivazioni primaverili ed estive: lattuga, pomodori, fagiolini, basilico. Tutto genuino». Paola parla di un «orto per due»: sul sito di Ortiamo, infatti, c’è la possibilità di scegliersi la dimensione dell’appezzamento e il tipo di ortaggi che si vogliono coltivare (c’è anche il mini terreno per i single). In più, si può scegliere se aiutare l’agricoltore, andando all’orto a lavorare la terra, oppure lasciare fare tutto alle mani esperte dei fattori.
«Mangiamo molta verdura, arriviamo dalla provincia di Lodi per coltivare e raccogliere i frutti della terra - racconta Luca Sanna -. È una bella occasione anche per nostro figlio: annaffia lui le verdure e poi le guarda crescere, come lui». C’è anche un altro spunto di riflessione: la spesa. È vero, se si è abituati ai prodotti del supermercato, non sempre ci si guadagna. Ma per chi non si accontenta della verdura “commerciale”, il risparmio c’è eccome. «E poi - aggiunge Ilaria Fuscaldo - possiamo raccogliere zucchine e fagiolini ora e farne una piccola scorta per l’inverno. I tentativi che ho fatto di coltivazioni sul balcone sono falliti. Questo esperimento, invece, è riuscitissimo».
Soddisfatta anche Paola Salvini: «Mia madre ha sempre avuto l’orto, ora è anziana ma ho ereditato la sua passione per l’agricoltura. La cosa più bella? Veder crescere prodotti che hai coltivato con le tue mani». Ma c’è anche chi vuole mettere in tavola ortaggi a chilometro zero senza la fatica di zappare. Nessun problema: i fattori 2.0 portano la cassetta con i prodotti dell’orto direttamente a casa. Anche se, bisogna dirlo, quello che piace di più è la formula “condivisa”, cioè aiutare a piantare e raccogliere, sotto gli occhi e le mani attente dell’esperto. E poi, c’è anche l’aspetto “affettivo”: ogni “agricoltore digitale” che sceglie l’orto su internet, lo fa suo battezzandolo con un nome. «Mio marito ha insistito per chiamarlo Altaloma - alza le spalle Paola -, è il titolo di un disco della Pfm. Ha detto che era quello il nome adatto, come una colonna sonora». Passioni che si intrecciano.