Opera, ecco Paolo: il pilota disabile che vola oltre i limiti

E' stato il primo aviatore paraplegico a ottenere tutte le licenze in Italia. A maggio precipitò durante una lezione ma salvò l’allievo

Paolo Pocobelli, 49 anni

Paolo Pocobelli, 49 anni

Opera (Milano), 14 dicembre 2019 - A maggio durante una lezione di volo sul lago di Garda il suo aereo era precipitato. Ma Paolo Pocobelli, 49 anni, pilota paraplegico, non solo si era salvato, ma era riuscito ad aiutare e a tirare fuori dall’acqua anche il suo allievo. Un carattere forte, determinato. Non c’è bisogno di stringergli la mano per capirlo, basta ascoltarlo parlare. Nato a Milano e residente a Opera, è il primo pilota paraplegico in possesso di tutte le licenze di volo (privata, commerciale e di linea). È anche un abile e attento istruttore che, per permettere ai diversamente abili di guidare ultraleggeri o aerei di aviazione generale con modifiche strutturali, ha fondato l’associazione “Ali per tutti” e trasformato la scuola di volo di Boscomantico, in provincia di Verona, nella prima che rilascia brevetti ai piloti disabili. È proprio durante una lezione di volo sul lago di Garda, lo scorso maggio, che Paolo viene messo ancora una volta alla prova.

L’aereo precipita e il 48enne non solo si salva, ma aiuta a uscire dall’acqua anche il suo allievo. Un gesto che l’ha trasformato in un eroe. "Era venerdì 17, non lo dimenticherò mai. Ed è anche il motivo per cui il numero 17 credo mi porti fortuna - spiega Paolo con un po’ di ironia -. A bordo di un ultraleggero sorvolavamo il lago di Garda. Eravamo vicini alla meta, quando il motore ci ha abbandonato. Impossibile arrivare in pista: abbiamo tentato un ammaraggio. Ho preso i comandi, ho tolto il carrello che avevamo già sganciato per atterrare e riconfigurando l’aereo siamo atterrati di pancia nell’Adige. Tutto è durato pochi secondi, ma è sembrata una vita". Nonostante le fratture, Paolo è già in salvo quando si accorge che il suo allievo non è riuscito a uscire dal velivolo che, nel frattempo, imbarcava acqua. Così è tornato indietro. «L’esperienza da sub mi ha aiutato - racconta -, lui aveva il piede incastrato nella cintura: dopo averlo liberato, siamo risaliti". Paolo Pocobelli nel 1994, ufficiale dell’esercito in congedo, si è lanciato con il paracadute. Un volo andato male che lo ha costretto sulla sedia a rotelle. Ma non ha mai rinunciato al sogno che fin da bambino lo ha accompagnato: fare il pilota. Dopo qualche anno in banca, ha lasciato tutto per inseguire l’obiettivo. È andato in Egitto: qui grazie al suo brevetto da sub è diventato operatore cinefotografico. Poi nel 2005 vola negli Stati Uniti, dove segue corsi, si allena, studia e acquisisce tutte le licenze di volo possibili, che una volta tornato in Italia omologherà alle norme europee. Dopo questo percorso apre la scuola di volo per disabili, dimostrando come la volontà e il desiderio, corroborati da affetti sinceri, siano in grado di superare ogni barriera. Anche quelle che sembrano insormontabili.