Asst di Melegnano, dopo la frenata per il coronavirus crescono i donatori di sangue

Dopo un calo dovuto al boom dei contagi, i centri trasfusionali registrano un trend più che positivo

I sanitari nei reparti delle trasfusioni hanno lavorato nei weekend

I sanitari nei reparti delle trasfusioni hanno lavorato nei weekend

Vizzolo Predabissi (Milano), 17 marzo 2020 - Donatori di sangue in aiuto all’Asst di Melegnano e della Martesana. Dopo un comprensibile calo dovuto al dilagare del contagio da coronavirus, l’attività dei centri trasfusionali di Vizzolo Predabissi, Melzo e Cernusco sul Naviglio è tornata a regime come prima dell’emergenza e, anzi, fa registrare numeri più che incoraggianti. Un dato, su tutti, appare a dir poco confortante. Nella sola giornata di venerdì sono state riempite oltre 50 sacche, con un incremento del 60% rispetto alla settimana precedente.

E il trend positivo sembra proseguire: i responsabili del servizio hanno lavorato anche nel week end per programmare gli appuntamenti di questi giorni. Il tutto anche grazie alle nuove iscrizioni incassate dall’Avis, l’associazione che collabora col gruppo sanitario (al Predabissi è attiva da anni anche la Fidas).

«La casistica dei donatori è molto ampia: non mancano coppie di fidanzati e anche studenti universitari, che approfittano della pausa dalle lezioni per fare della solidarietà – spiega la coordinatrice dei tre centri, Nicoletta Demaggio -. E’ un segnale positivo. In questo modo si va a supportare l’attività del pronto soccorso e delle rianimazioni".

Ma non è tutto. "Stiamo verificando l’idoneità dei donatori - prosegue la coordinatrice Demaggio - anche sulla base delle nuove indicazioni, che prevedono inizialmente un triage telefonico per capire se la persona presenti sintomi respiratori, o sia stata messa in quarantena preventiva". Secondo le disposizioni generali, gli uomini possono donare il sangue fino a quattro volte all’anno, con intervalli minimi di 90 giorni; le donne due volte all’anno.

Il plasma può essere prelevato ogni 14 giorni. L’età dei donatori può andare dai 18 fino ai 65 anni. «Ringrazio la generosità dei donatori, ma anche la straordinaria forza dei nostri collaboratori che si impegnano ogni giorno anche in una fase sanitaria così delicata", è il commento di Angelo Cordone, direttore generale dell’Asst. La raccolta di sangue non è comunque l’unica forma di sostegno possibile a favore del gruppo sanitario di Melegnano e della Martesana. Sono numerose le manifestazioni di vicinanza ottenute dall’azienda, oggetto anche di alcune raccolte di fondi per potenziare le attrezzature mediche.