Melegnano, addio all'Osservatorio sulle mafie

Mancano forze nuove disposte a entrare nel direttivo: "Non siamo riusciti ad agganciare i giovani"

Stefania Rossi, presidente uscente, è delusa

Stefania Rossi, presidente uscente, è delusa

Melegnano (Milano), 1 dicembre 2018 - Mancano i volontari, dopo otto anni di attività l’Osservatorio sulla mafie del Sud Milano getta la spugna. Salvo colpi di scena dell’ultimo minuto, va verso lo scioglimento l’organismo che dal 2010 cerca di tenere alta l’attenzione sui temi della legalità e sul contrasto alle possibili infiltrazioni della criminalità organizzata.

Un’attività d’informazione e sensibilizzazione che ha visto l’Osservatorio attivo su più fronti, dal contatto coi Comuni ai progetti nelle scuole, ma che adesso volge al termine per la mancanza di forze nuove disposte ad affiancare o sostituire vertici e soci del gruppo. "Già nel 2017 sono iniziati i primi segnali di crisi; siamo arrivati al 2018 senza avere un numero di candidature sufficienti per rinnovare il consiglio direttivo – spiega Stefania Rossi, presidente uscente -. I sostenitori ci sono, ma mancano persone disposte ad assumersi incarichi operativi. Una delle delusioni maggiori è non essere riusciti ad agganciare i giovani, nonostante le numerose attività svolte in questi anni".

"È stata comunque una bella esperienza – prosegue –, che ha consegnato qualcosa di costruttivo alla collettività e che potrà essere presa ad esempio". L’ultima assemblea ha messo in liquidazione l’Osservatorio, un passaggio preliminare allo scioglimento. Resta un’eredità, che si spera possa essere raccolta. La commissione consiliare per la legalità di Melegnano si è già detta disponibile in questo senso. Nel Sud- Est milanese è attivo anche un presidio di Libera. Del resto, dal gioco d’azzardo all’abusivismo commerciale, sono diversi i temi, sui quali non bisogna abbassare la guardia poiché dietro questi fenomeni potrebbe nascondersi il crimine organizzato. La chiusura dell’Osservatorio è un riflesso di una più generale crisi del volontariato, che purtroppo nel Sud Milano ha fatto un’altra vittima: l’associazione Paullo che Pedala. Dopo 11 anni di attività, gli appassionati della bicicletta danno forfait per mancanza di nuove adesioni. Al 31 dicembre il sodalizio non esisterà più. Lo annuncia con rammarico il presidente Ezio Intropido.