Melegnano e San Giuliano si smarcano da Lodi: "Da noi nessun alunno resta a digiuno"

Caso mensa: si conferma la linea dura ma si prende le distanze da Lodi

La linea sulla refezione scolastica a Melegnano è molto precisa

La linea sulla refezione scolastica a Melegnano è molto precisa

Melegnano (Milano), 3 novembre 2018 - Stranieri e mense scolastiche, «nessun bambino è stato escluso dal servizio». Marco Segala, sindaco di San Giuliano e presidente dell’assemblea intercomunale del distretto sociale Sud-est Milanese, e il collega di Melegnano Rodolfo Bertoli lo ribadiscono con chiarezza. La vicenda è quella dell’accesso alle prestazioni sociali agevolate da parte degli extracomunitari residenti sul territorio. «La situazione del Sud Milano non è paragonabile a quella di Lodi», aggiunge Bertoli.

Un passo indietro: le linee guida regionali impongono agli stranieri intenzionati ad usufruire degli sconti su refezione e trasporto scolastico di presentare, oltre all’Isee, i certificati relativi ad eventuali immobili posseduti o non posseduti nei Paesi di provenienza. Senza quei documenti, alle famiglie viene applicata la retta massima. Nel Sud- est Milanese la direttiva è stata fatta propria da Assemi (l’azienda sociale di zona), ma applicata solo da due dei nove Comuni del distretto territoriale: San Giuliano e Melegnano. Proprio questi enti sono finiti nel mirino dell’associazione per gli Studi Giuridici sull’Immigrazione, che considera illegittimo il provvedimento e ha minacciato di trascinare i Comuni in tribunale. «Stiamo agendo nel rispetto delle regole, senza ledere diritti, né penalizzare alcun bambino – dichiara il sindaco di Melegnano Rodolfo Bertoli (Pd) -. Nella nostra città tutti accedono alla mensa e le famiglie non hanno ancora versato un euro, visto che abbiamo deciso, al momento, di sospendere l’emissione dei bollettini».

Secondo i dati diffusi dall’ente locale, a Melegnano su un totale di oltre mille utenti delle mense scolastiche i figli di extracomunitari sono 270; 100 hanno portato le certificazioni richieste. Anche a San Giuliano «non ci sono casi di esclusione dal servizio e 70 certificazioni sono già arrivate», precisa Segala (Forza Italia). E aggiunge: «Le amministrazioni ritengono prioritario il diritto dei minori tutti di poter usufruire del servizio mensa a prescindere dall’adempimento, da parte dei genitori, di quanto previsto dalle linee guida integrative». Al momento, nelle città che lo hanno assunto, il provvedimento resta in vigore, mentre sono state messe in stand by le decisioni su eventuali modifiche o sospensioni del regolamento da parte dell’assemblea intercomunale. Intanto, è attesa per il 6 novembre una sentenza sul caso di Lodi, dove l’amministrazione del sindaco leghista Sara Casanova ha introdotto un regolamento ancor più restrittivo.