Nuovo centro, posata la prima pietra a Rozzano

Al via il cantiere per dare alla città un salotto più bello e funzionale

Il sindaco Agogliati (a sinistra) davanti al cantiere con alcuni cittadini

Il sindaco Agogliati (a sinistra) davanti al cantiere con alcuni cittadini

Rozzano (Milano), 17 ottobre 2018 - Sono iniziati ieri  i lavori per la realizzazione del nuovo centro cittadino. Dopo decenni, il cuore di Rozzano avrà un nuovo volto, più funzionale e al servizio dei cittadini.  La prima fase del cantiere prevede che l’area dove ora è presente il Monumento ai Caduti, venga riqualificata con un nuovo parco, provvisto anche di giochi per bambini con disabilità.

Verranno poi rimesse a nuovo l’area della piazza e del mercato, che avrà una suddivisione degli spazi più funzionali con utenze migliori per gli ambulanti. Infine è prevista per il 2020 la costruzione del nuovo polo culturale, sede della scuola civica di musica, del cinema e del teatro. «Siamo orgogliosi di aver posto la prima pietra di un cantiere che darà nuova vita al centro della città. Inauguriamo oggi un percorso di lavoro e ascolto durato due anni durante i quali abbiamo lavorato al bando, abbiamo incontrato i tecnici, ci siamo confrontati con le famiglie per raccogliere pareri e consigli - ha commentato il sindaco Barbara Agogliati. -  Restituiremo a Rozzano, finalmente, una vera piazza che spero possa diventare il nuovo polo aggregativo e un luogo realmente vissuto». Un intervento maturato anche grazie ad progetto con il quale il comune ha ottenuto 4,5 milioni di euro dal Governo tramite il bando periferie. Il lavori partono con alcuni  mesi di ritardo, infatti avrebbero dovuto iniziare a fine primavera ma per problemi amministrativi sono stati rinviati.

Primo step del progetto avrebbe dovuto essere la riqualificazione dell’area Mercato, lavori che partiranno una volta ultimati quelli del nuovo parco giochi. Una volta realizzata la nuova piazza del marcato partirà l’ultima fase, quella per la realizzazione del polo culturale. Un edificio che sorgerà ai margini di piazza Foglia e  che sarà  dotato di una sala-teatro da 300 posti, una sala cinematografica da 150 posti, e che ospiterà la sede Scuola Civica e un’area bar. ma non tutti sono contenti di questo piano di recupero del centro cittadini. Da una parte alcuni commercianti sono scontenti, quelli che hanno resistito ad anni di cantiere per la realizzazione del prolungamento del tram 15, i cui negozi attualmente ospitati in prefabbricati, sono rimasti esclusi dalla riqualificazione. Malumore anche fra gli ambientalisti che da mesi protestano perché il nuovo progetto prevede l’alienazione di un polmone verde che sarà sacrificato per fare posto al polo culturale. In prima linea il comitato Occhi Aperti e l’associazione parco Sud che chiedono che gli albrei presenti in piazza folgia non vengano abbattuti.