Gaggiano, sette scritte ingiuriose contro il sindaco

Scritte offensive e intimidatorie nei confronti del primo cittadino sono apparse in diverse parti della città

Una delle scritte apparse sul muro della scuola con offese al sindaco

Una delle scritte apparse sul muro della scuola con offese al sindaco

Gaggiano (Milano), 11 ottobre 2019 - Scritte offensive e intimidatorie nei confronti del primo cittadino sono apparse, ieri mattina, in diverse parti della città. La più grave è quella che già nelle primissime ore della mattinata padroneggiava sul muro della scuola primaria di piazza Daccò e che tacciava il sindaco di essere «un infame», «corrotto» e «il cancro di Gaggiano». Con altri vocaboli, ma con frasi più o meno dello stesso grave tenore, sono state imbrattati anche marciapiedi e panchine pubbliche: poco meno di una decina gli interventi che il personale comunale ha dovuto effettuare con l’idropulitrice per cancellare quelle offese senza firma.

«Non credo che queste offese, queste menzogne, nascondano nulla di preoccupante per il Comune se non il fastidio personale e della mia famiglia di fronte a queste menzogne», così il sindaco Sergio Perfetti commenta l’accaduto. «Non penso a fenomeni criminali perchè non ho avuto altri segnali e non credo che certe minacce si facciano imbrattando i muri della città - ha detto Perfetti -. Credo piuttosto che si tratti di una persona che abbia qualche problema con l’amministrazione comunale o che subisca ancora i residui dei veleni di una campagna elettorale dai toni particolarmente forti».

Già in giornata le scritte sono state cancellate ma, prima, sono state immortalate in immagini che ora sono al vaglio delle forze dell’ordine così come i video delle telecamere cittadine. «Ho sporto denuncia contro ignoti - ha detto Perfetti - ora vedremo che risultati daranno le telecamere e che azioni decideranno di intraprendere gli investigatori. Sicuramente, l’autore di questi gesti vili se dovrà essere seguito dall’amministrazione comunale verrà preso in carico, ma come istituzione abbiamo il diritto-dovere di intervenire. Senza contare i danni alle strutture». Solo una settimana fa una scritta era apparsa sulla casa dell’acqua: «l sindaco è disonesto e bugiardo».