Gaggiano, maniche arrotolate all’ex casello

L’edificio dismesso da quasi vent’anni riqualificato dai volontari

Gli iscritti ad Anpi, Pro loco  e Cooperativa Terra e Cielo

Gli iscritti ad Anpi, Pro loco e Cooperativa Terra e Cielo

Gaggiano (Milano), 15 luglio 2019 - Si sono armati di tanta buona volontà e, insieme, hanno iniziato a riqualificare l’ex casello ferroviario di Gaggiano, l’edificio dismesso dal Duemila che l’amministrazione comunale (dopo una convenzione con Rfi) ha assegnato a tre associazioni. Puntando la sveglia di buon’ora, i volontari di Anpi, Pro loco e Cooperativa Terra e Cielo hanno dato il via ai lavori di restyling della vecchia casa del capostazione diventata la casa delle associazioni.

«Questa sarà la nostra sede – ha spiegato Lorenzo Benassi, presidente di Pro loco – ma avrà spazi comuni che potranno utilizzare tutte le associazioni del territorio. Qui con noi, ad esempio, ci sono i volontari di The framers, sodalizio che si occupa di fotografia e che in questi spazi organizzerà incontri a tema».

«L’obiettivo è portare vita in questo vecchio edificio chiuso da tempo così da rendere viva e sicura anche la stazione ferroviaria». Porte aperte e finestre spalancate: l’immobile chiuso da quasi vent’anni è pronto per la nuova vita. Grazie al contributo di tutti, infatti, ha già iniziato a cambiare volto: i vetri sono tornati puliti, i muri da grigi stanno piano piano diventando bianchi grazie alle pennellate dei volontari che, ancora una volta, hanno sacrificato una giornata al mare o in piscina per il bene di tutti.

«Ognuno avrà uno spazio in gestione – ha spiegato Marco Bertola, presidente di Anpi Gaggiano – mentre altri saranno condivisi e aperti a chi vorrà viverli insieme. Nella nostra sezione porteremo avanti l’attività come abbiamo fatto finora. Ci piacerebbe, inoltre, provare a vivere nelle ore serali o nei festivi anche il parcheggio. Noi organizziamo cineforum e grazie a questa struttura potremo pensare di farli anche all’aperto».

La casa delle associazioni, quindi, oltre ad avere un ruolo di ritrovo e di aggregazione, potrebbe diventare lo strumento per animare questa porzione di città che manca di attività commerciali e che per la sua posizione rimane isolata rispetto al centro. «Per alcune sere potremmo aprire le nostre porte – ha detto Benassi – e creare eventi per coinvolgere i residenti. Il programma e la gestione del luogo è tutta in divenire ma l’entusiasmo è tanto».

Durante il giorno, la stazione è un luogo frequentato dai numerosi pendolari che, nella piccola bottega gestita dalla cooperativa Terra e Cielo, possono comprare biglietti e prodotti equo-solidali, bere un caffè o aspettare il treno in un luogo riscaldato. Ora questi servizi potranno in parte essere garantiti anche di sera e prendere il treno sarà più sicuro.