Opera, detenuto firma i francobolli scelti dal Vaticano per Natale

L'arcivescovo Delpini incontra i detenuti

Mauro Olivieri con il detenuto Marcello D'Agata

Mauro Olivieri con il detenuto Marcello D'Agata

Opera (Milano), 9 novembre 2018 - Il Vaticano sceglie i dipinti di un condannato all’ergastolo, Marcello D’Agata, da 25 anni in carcere, per i francobolli di Natale. I soggetti sono una Natività e un’Annunciazione. Ieri pomeriggio alle 15 nella Casa di reclusione di Opera l’arcivescovo di Milano, monsignor Mario Delpini, nell’ambito della mostra «Filatelia nelle carceri», ha partecipato alla presentazione di due francobolli su bozzetto di Marcello D’Agata, realizzati come emissione postale dall’Ufficio filatelico del Governatorato della Città del Vaticano.  

«Affidare la realizzazione dei francobolli di Natale a Marcello D’Agata – assicura Mauro Olivieri, direttore dell’Ufficio filatelico del Governatorato della Città del Vaticano – è stato un segno di speranza, fiducia e fede nel prossimo e nella sua possibilità di comprendere il male fatto e di recuperare. Sono proprio gli ultimi degli ultimi quelli che, secondo l’insegnamento di Gesù, meritano maggiormente la nostra attenzione».

In occasione dell’evento filatelico, l’arcivescovo ha incontrato i detenuti, gli agenti della polizia penitenziaria, la direzione e il personale. «Ringrazio il direttore, gli agenti e i detenuti per questo invito – ha detto monsignor Delpini – Questi francobolli sono un omaggio alla capacitò artistica in cella. Ricordo che da ragazzo avevo la passione per i francobolli e che le immagini impresse mi consentivano una sorta di esplorazione del mondo».

A fare gli onori di casa il direttore del carcere di Opera Silvio Di Gregorio, che ha elogiato il lavoro dei detenuti e ringraziato monsignor Delpini per la sua presenza  assieme a Marzio Longoni, responsabile della filatelia di Opera. È la prima volta che il Vaticano sceglie un’opera (in questo caso ben due) di un detenuto, un ergastolano di quelli che sul foglio matricolare hanno la scritta «fine pena mai», per dei francobolli speciali da emettere per Natale come Stato di San Pietro. Tutto nasce dal protocollo «Filatelia nelle carceri» siglato nel 2013 tra ministeri di Giustizia, Sviluppo economico, Poste italiane, Unione della stampa filatelica e Federazione delle Società filateliche italiane che aveva dato vita ad un progetto che risale a tre anni fa, ad Expo. Un progetto pilota con un’esposizione a Opera con soggetti religiosi relativi alla Misericordia.

«Quando abbiamo visto i suoi lavori abbiamo chiesto a Marcello D’Agata se poteva fare qualcosa per noi – spiega ancora Mauro Olivieri – e così è nato il progetto per realizzare i francobolli». Per Natale le opere di un ergastolano convertito e rinato grazie all’arte su quei francobolli viaggeranno ovunque e saranno viste in tutto il mondo. Marcello D’Agata attraverso le sue figlie aveva fatto pervenire a Papa Francesco due dipinti e con una lettera da Roma gli fecero sapere che il Papa aveva «apprezzato il suo dono».

Intanto però nel pomeriggio otto agenti di polizia penitenziaria sono rimasti contusi dopo una rissa provocata da tre detenuti. Dopo i roghi del 1° novembre e di giovedì sera, ieri poco dopo la visita di monsignor Delpini è scoppiata una rissa al terzo piano, 1° reparto, del penitenziario. Tre detenuti del Maghreb attorno alle 16 hanno accerchiato due agenti in servizio minacciandoli con coltelli rudimentali, probabilmente realizzati con lamette da barba. Immediatamente è scattato l’allarme, nel reparto sono arrivati i rinforzi. I tre ribelli sono stati disarmati e rinchiusi ma nella colluttazione ben otto agenti sono rimasti feriti o contusi e sono stati medicati al San Paolo: due di loro sono stati trattenuti in Pronto soccorso per accertamenti.