Paullo, Sos dei viaggiatori: "Fermate dei bus ad alto rischio"

Pericolose, vandalizzate e sporche

Fermate degli autobus sommerse dalla vegetazione

Fermate degli autobus sommerse dalla vegetazione

Paullo (Milano), 13 giugno 2018 - Poco sicure, vandalizzate, sommerse dalla vegetazione, o trasformate in discariche a cielo aperto. Sono diverse le fermate degli autobus che andrebbero sistemate e rese più accoglienti, a detta degli stessi viaggiatori. La mappa dei punti critici coinvolge un po’ tutto il Sud-est Milanese, da San Donato a San Giuliano fino a Mediglia e Paullo. Iniziamo dalla Paullese. Percorrendo la ex statale 415 da Milano in direzione Sud, la pensilina che si trova all’altezza del quartiere Bolgiano, a San Donato, è poco visibile perché coperta dall’erba alta e dalle fronde degli alberi. Proseguiamo per alcuni chilometri e arriviamo a Vigliano di Mediglia, dove la fermata dell’autobus si trova in corrispondenza di un’area spesso trasformata in una discarica abusiva dall’inciviltà dei passanti. Così, la gente è costretta ad aspettare il pullman coi rifiuti in bella vista. Ancora. All’altezza di Settala, poco prima del ristorante Silos, altre due pensiline sono seminascoste dalla vegetazione, con l’erba incolta che corre ai margini della ex statale e ricopre, in alcuni casi, anche rotonde e aiuole spartitraffico. Se consideriamo i sacchetti dei rifiuti abbandonati nelle piazzole di sosta e ai lati della strada, l’impressione che si ha è quella di trascuratezza. Percorriamo ancora qualche chilometro e arriviamo a Paullo.

Qui la fermata di Conterico è finita a più riprese nel mirino di comitati e passeggeri perché considerata poco sicura. Non esistono infatti rientranze, né protezioni, e i viaggiatori devono aspettare il bus a ridosso della strada, con le auto e i camion di passaggio. Anche lungo la via Emilia non mancano situazioni anomale, a partire dall’area dei centri commerciali di San Giuliano. La zona è raggiungibile anche in autobus, ma poiché le fermate sono un po’ defilate rispetto agli ipermercati, molte persone, una volta scese dal pullman, decidono di accorciare il tragitto snobbando le vie interne e arrivando ai negozi direttamente dalla statale. Così, i pedoni percorrono circa 200 metri a bordo strada - in un punto dove manca il marciapiede e sfrecciano le auto -, poi scavalcano il guard-rail e tagliano per i campi. Una pratica diffusa quanto pericolosa, che rischia di provocare incidenti.

Sempre a San Giuliano, all’altezza del quartiere Serenella, in direzione di Milano, esiste da sempre una fermata dell’autobus ricavata in uno spazio angusto, con la pensilina perpendicolare, anziché parallela, alla via Emilia e gli utenti costretti ad affacciarsi sul ciglio del marciapiede per vedere se arriva il mezzo. Non mancano, in diversi punti del territorio, pensiline vandalizzate, o danneggiate dalle intemperie. Da qui la richiesta di una maggiore manutenzione e sicurezza.