Fase 2 a Buccinasco, orari no stop per il benessere

Il sindaco Pruiti: "Parrucchieri, barbieri, estetisti e tatuatori aperti 7 giorni su 7, dalle 8 alle 24"

Colonnine con il gel e mascherine, i titolari delle attività si sono fatti trovare pronti

Colonnine con il gel e mascherine, i titolari delle attività si sono fatti trovare pronti

Buccinasco (Milano), 20 maggio 2020 - Orario no stop per parrucchieri, barbieri, estetisti e tatuatori che potranno lavorare dalle 8 alle 24, sette giorni su sette. La decisione è del sindaco di Buccinasco, Rino Pruiti, che ha voluto estendere l’orario di apertura per queste specifiche categorie rimaste chiuse nei mesi del lockdown. "Un modo per aiutare esercizi commerciali e utenti – commenta il primo cittadino –. Una misura che si inserisce nel più ampio piano di sostegno per queste realtà. Nei giorni scorsi abbiamo tagliato la Tari e la Tosap e invitato i negozianti a inviarci le loro proposte per ampliare gli spazi esterni praticamente gratis". Una decisione, quella dell’estenzione dell’orario, che piace a molti professionisti costretti a rimboccarsi le maniche prima di tornare a tagliare barbe e capelli. Come Hiro Vitanza, il barbiere di Buccinasco ormai dalla fama internazionale per il suo modo innovativo di interpretare il mestiere del barbiere. Hiro, insieme a centinaia di altri professionisti, aveva manifestato portando avanti le richieste di attenzione per la categoria, costretta, come tanti, a chiudere i battenti.

I barbieri non si sono persi d’animo e hanno passato due giorni interi a igienizzare i locali, avvalendosi di una ditta specializzata. Hanno poi predisposto le colonnine con il gel, acquistato i dispositivi di protezione personale, distanziato le sedute e previsto un afflusso di clienti contingentato: tutto secondo le regole. La app con il calendario per le prenotazioni si è riempita in poche ore: tutto occupato per giorni. "La frase più sentita nei primi due giorni di apertura? Ci siete mancati", racconta Hiro e aggiunge: "È stata una lunga clausura ma siamo rimasti uniti. Ci siamo fatti trovare pronti al rientro, organizzati e preparati". Non per tutti è stato semplice: sono molti i parrucchieri che stanno decidendo se riaprire i battenti o continuare a tenere chiuso. Un negozio di Trezzano, per esempio, racconta che ha "investito tutti i soldi a disposizione, ma la fornitura dei presidi è lenta e costosa, spesso soggetta a speculazioni da parte dei rivenditori che alzano i prezzi. Alcune cose sono praticamente introvabili. La paura del contagio c’è anche per noi – spiega un parrucchiere – e le regole non sono ancora chiare. Ci sentiamo in dovere di riaprire, per i nostri clienti, ma allo stesso tempo il timore c’è, anche economico. Prodotti e attrezzature costose, sanificazioni, mascherine, gel, dispositivi: per pareggiare i costi dovremmo alzare i prezzi, visto che i clienti saranno pochi alla volta. Ci chiediamo se riaprire sia davvero la cosa più giusta".