Esplosione e incendio a Trezzano: "Abbiamo sentito un botto incredibile"

Il racconto del titolare di un capannone adiacente a quello andato in fiamme

Alessandro Capera

Alessandro Capera

Trezzamo sul Naviglio (Milano), 21 settembre 2019 - «Abbiamo sentito un botto incredibile e siamo tutti scappati fuori». Così, Alessandro Capera titolare di un capannone adiacente a quello andato in fiamme racconta i momenti di tensione vissuti prima che l'allarme scattasse e le operazioni di soccorso entrassero nel vivo. «Prima un grande botto poi tanti più piccoli» continua ricordando la concitazione di quei momenti, quando quelle numerose bombolette di butano utilizzate per abbassare la percentuale di Thc, il principio attivo della cannabis, continuavano ad esplodere.

«Un ragazzo di un'azienda vicina ha visto il titolare uscire dallo stabilimento, si rotolava a terra, sembrava una torcia umana». Il terrore è ancora negli occhi di chi assiste alle operazioni di spegnimento, da debita distanza. «Ho avuto paura, non capivo cosa stesse succedendo» racconta Francesca, impiegata in un'azienda. Sul posto è intervenuto anche il sindaco, Fabio Bottero insieme alla protezione civile.

«In un primo tempo la situazione era parsa più drammatica – spiega il primo cittadino - Fortunatamente i vigili del fuoco sono riusciti a domare le fiamme tempestivamente. Dai primi sopralluoghi non sembrano esserci problemi all'ambiente e non c'è, nemmeno la presenza di amianto». Indagini sono ora in corso da parte dei carabinieri e dall'Ats, che punteranno il dito proprio sull'elevata quantità di materiale presente.

Anche sullo stoccaggio verranno accentuati i controlli dal momento che il titolare dell'azienda era già stato controllato dai Nas, circa un mese fa: non avevano passato al setaccio quel capannone ma un altro, sempre in affitto, a pochi metri di distanza. In quell'occasione, al titolare che ha precedenti per spaccio, erano state elevate addebitate delle irregolarità. Sul posto è giunto anche il papà dei due fratelli che ha verificato con i suoi occhi la situazione (ha reso l'idea la carcassa della moto parcheggiata davanti all'ingresso e distrutta dalle fiamme) prima di recarsi in ospedale dai figli. Mentre i soccorsi arrivavano sul posto a sirene spiegate, all'altezza di piazza San Lorenzo un camioncino non ha dato la precedenza scontrandosi con un mezzo dei vigili del fuoco.