Corsico, scoppia la polemica dei tamponi rapidi

La consigliera Pd, futuro assessore, lavora per il centro privato scelto dal Comune: l'opposizione insorge

La postazione camper utilizzata per i tamponi

La postazione camper utilizzata per i tamponi

Corsico (Milano), 6 aprile 2021 – Una questione di opportunità, nulla che violi la legge. Ma le polemiche sono già iniziate a Corsico, dove pochi giorni fa è stata siglata una convenzione tra Centro Santagostino e Comune per effettuare test rapidi in città. Il vantaggio è sicuramente avere in due quartieri molto popolati come il Lavagna e il centro storico un camper fisso dove, su prenotazione, ci si può sottoporre ai test rapidi. Il costo, però, ha fatto storcere il naso alle opposizioni che lo hanno ritenuto troppo alto (30 euro) rispetto ad altri centri.

Il primo a contestare la scelta della convenzione che è apparsa “troppo penalizzante per il Comune: costo alto in cambio di concessione gratuita occupazione suolo, corrente e appoggio logistico”, è stato l’ex sindaco, ora sui banchi dell’opposizione di centro destra, Filippo Errante: “Utilizzeremo tutti gli strumenti a nostra disposizione e presenteremo il quesito con richiesta di risposta scritta al sindaco Ventura. Le carte faranno chiarezza e dimostreranno se l’interesse pubblico è stata la finalità perseguita oppure no”.

Al centro delle polemiche, il fatto appunto di opportunità: al Centro Santagostino, si legge sul curriculum pubblicato sul sito del Comune, ci lavora la consigliera Pd Isabella Stoppa, futura (ma ancora da confermare) assessore alla Cultura di Corsico. In Santagostino la consigliera ricopre il ruolo, dal 2017, prima di stagista e poi di collaboratrice. Nulla di male davanti alla legge: i regolamenti sono stati rispettati e la delibera di approvazione della convenzione (settore proponente Cultura) è stata firmata dal sindaco Stefano Ventura (Pd) e dalla Giunta, considerando che “l’effettuazione di un maggior numero di tamponi antigenici rapidi consentirebbe una più rapida ed efficace individuazione dei casi covid e data l’emergenza sanitaria l’Amministrazione ritiene tale misura necessaria per intervenire tempestivamente sul diffondersi dei contagi sul territorio”, si legge sul documento firmato il 23 marzo (la richiesta da Santagostino è pervenuta il 18 marzo).

Nella questione di opportunità subentra anche la mancata manifestazione di interesse che avrebbe dato la possibilità anche ad altri enti “corsichesi, come il Cdi o le farmacie comunali, partecipate del Comune”, ha detto Errante, di partecipare. Ma per il sindaco, che dopo la questione del subappalto affidato al parente di un boss della 'ndrangheta (poi ritirato) si trova ad affrontare un’altra polemica, non si tratta di affidamento esclusivo e chiunque può avanzare proposte.  

“Abbiamo ritenuto fondamentale attivare un servizio di screening nella zona centrale e nel quartiere Lavagna - la replica del Comune -. Ci è arrivata via pec la proposta di Santagostino, che ha sede a Buccinasco, sottoposta alla Giunta e ritenuta rispondente alle esigenze espresse dalla cittadinanza. Gli atti sono stati seguiti dal dirigente di settore che coordina l’ufficio servizi sociali e cultura. Non vi è coinvolgimento diretto di alcun consigliere comunale. Riteniamo che l'iniziativa sia un’opportunità per i cittadini”.