Corsico, caso stocco: arriva in Comune la commissione d'indagine della Prefettura

Richiesta del Viminale, dovrà indagare su eventuali infiltrazioni mafiose

La richiesta è stata firmata dal ministro Matteo Slavini

Il ministro dell'Interno, Matteo Salvini, in una immagine del 14 luglio 2018. ANSA/FILIPPO VENEZIA

Corsico (Milano), 20 novembre 2018 – Si torna a parlare del caso stocco, ma questa volta la vicenda arriva direttamente al Viminale da dove è partita la richiesta (firmata dal ministro dell'Interno, Matteo Salvini) di puntare un faro sul Comune di Corsico, per mettere in luce attraverso una commissione di indagine che durerà tre mesi le eventuali irregolarità e penetrazioni mafiose all’intero dell’Amministrazione.

Tutto ha origine dal caso stocco e dal patrocinio concesso a un personaggio legato per parentele alle cosche della ‘ndrangheta infiltrate alle porte di Milano, organizzatore della Sagra dello Stocco di Mammola che sarebbe dovuta andare in scena alla fine del 2016. Troppo clamore avevano sollevato i nomi di due ex assessori e del sindaco Filippo Errante sul manifesto che pubblicizzava il festival, tanto da richiamare l’attenzione della commissione parlamentare antimafia che aveva messo alle strette il sindaco, costringendolo a cacciare i due assessori.

Non è bastato, in parallelo si è formato il Comitato ordine e sicurezza pubblica e una relazione delle forze dell’ordine, chiamate a monitorare la situazione amministrativa, hanno convinto anche la Dda a puntare gli occhi all’interno del Comune. Un interesse palesato anche dal Viminale che ha chiesto al Prefetto di istituire la commissione che esaminerà ogni atto amministrativo per chiarire eventuali connessioni e penetrazioni mafiose. «Massima collaborazione e disponibilità», hanno detto dal Comune attraverso una nota stampa stringata arrivata in serata.