Corsico, scuola in dissesto: pronte 650 firme

Bagni rotti o senza chiave, norme di sicurezza e pavimenti da rifare all'istituto Galileo Galilei

Alcuni genitori mostrano le firme raccolte

Alcuni genitori mostrano le firme raccolte

Corsico (Milano), 7 giugno 2018 - E' una battaglia di civiltà quella che, lo scorso mese di ottobre, ha spinto mamme e papà a sottoscrivere una petizione e chiedere all’amministrazione comunale di intervenire per sanare le molte criticità che caratterizzano i plessi dell’istituto comprensivo Galileo Galilei. Quello che poco meno di 650 genitori chiedono al Comune è che nei locali in cui i loro figli trascorrono buona parte della loro giornata, vengano svolte quelle manutenzioni necessarie a rendere gli ambienti vivibili, puliti, decorsi e sicuri. "Per noi la scuola non è un parcheggio – spiega Chiara Abaldi, a nome delle rappresentanti di classe – Con questa petizione vorremmo richiamare l’attenzione dell’ente sulle problematiche che caratterizzano le strutture scolastiche e i disagi che i bambini vivono quotidianamente invitandoli ad intervenire prontamente".

I problemi sono tanti: si va da quelli prettamente tecnici e per lo più legati alla sicurezza (come ad esempio le certificazioni relative al funzionamento della centrale termica, dell’impianto di elettricità non a norma o ancora alle revisioni dei sistemi anti-incendio) a quelli che riguardano la quotidianità, o meglio la qualità della vita nell’istituto. I problemi sono più o meno diffusi in tutti e tre i plessi: la scuola dell’infanzia, la primaria e la scuola media. Tutti si trascinano da tempo e rappresentano un vero pericolo per il popolo della scuola che, nell’intero istituto, supera le 1000 persone: pavimentazione compressa in più parti, il servo-scala rotto che non permette agli studenti disabili che frequentano la primaria di raggiungere il piano superiore o, ancora, tapparelle che non si alzano né tanto meno si abbassano e rendono le aule buie, calde e opprimenti.

L’elenco è lungo: dai racconti dei genitori si aggiungono "la pulizia che lascia a desiderare" e l’assenza di porte davanti ad alcuni bagni. "Mia figlia non va in bagno fino a quando non rientra a casa – spiega Fatbardha Shehas, supportata da altri genitori – Non è solo una questione di privacy ma di igiene e di salute". Il problema è ancor più sentito nelle scuole medie. "E' una questione di dignità – ha detto il dirigente Mafredo Tortoreto - non si può parlare di istruzione, non ci può essere democrazia se non ci sono le condizioni minime di benessere; condizioni che danno dignità alla scuola. Non avere le porte in bagno non è tipico di una società evoluta come la nostra, è da primitivi". Altri problemi, invece, si aggiungono quando si inizia a parlare di scuola dell’infanzia. "Nel giardino della materna abbiamo trovato scatole di medicinali – spiega un papà, Massimo Caiffa - bisognerebbe rendere la recinzione più sicura. Inoltre, a Corsico, negli anni scorsi è stata chiusa una scuola materna; perché gli arredi di quel plesso non possono essere sostituiti ai nostri che sono ormai obsoleti?". "Protocolleremo le firme in Comune – conclude il dirigente – ma servono interventi urgenti. Ne va della sicurezza degli studenti e delle persone, docenti e personale scolastico, che trascorrono buona parte delle loro giornate in queste strutture".