Corsico, tagliano le luci dell’albero. Ma il Natale non si spegne

Corsico, il sindaco garantisce: nuove luminarie

Il sindaco Filippo Errante

Il sindaco Filippo Errante

Corsico (Milano), 16 dicembre 2017 - Hanno provato a spegnere il Natale tagliando le luci che illuminano il simbolo delle festività: il pino che svetta nel cuore del centro storico. Un vandalismo che si ripete: già lo scorso anno, in più di un’occasione, uno o più sconosciuti avevano tagliato i cavi che collegano le luminarie sistemate sull’albero alle colonnine della corrente elettrica.

«Un gesto vile – spiega il sindaco Filippo Errante – di qualche vigliacco che si diverte a danneggiare un simbolo della nostra tradizione o più semplicemente a distruggere la cosa pubblica per il semplice gusto di farlo. Purtroppo, in questo caso, il dispetto più grande è stato fatto ai bambini o a quelle persone che credono e trovano conforto nell’atmosfera che in questo periodo dell’anno si crea e che fa rivivere la favola del Natale».

Il fatto è avvenuto nella notte: con un tronchesino qualcuno ha reciso i fili interrompendo l’illuminazione dell’albero. Sull’episodio indaga la polizia locale che sta passando al setaccio le telecamere di sorveglianza per vedere se qualche dettaglio, qualche immagine potrà aiutare ad individuare l’autore del gesto. «Il danno sarà riparato e le decorazioni torneranno a brillare – conclude il sindaco – così come proseguirà il ricco calendario di iniziative che abbiamo organizzato in ogni angolo».

Già oggi, alle 15, in piazza Europa, al confine con Trezzano, sarà allestito l’ufficio di Babbo Natale. Santa Claus, insieme a Minnie e Topolino, riceverà le lettere dei più piccini e scatterà con loro qualche selfie. Il 23 dicembre l’ufficio traslocherà in via Curiel, al quartiere Lavagna. Giovedì prossimo, il 21 dicembre, ai piedi dell’albero di Natale, vicino alla fontana dell’incontro, il sindaco e gli assessori incontreranno i cittadini brindando con loro e scambiandosi gli auguri. Mercatini, feste e iniziative varie come il concerto dei «Tre Tenori» o le note degli zampognari sono stati organizzati in più parti della città.