Corsico, investito da un'auto impazzita: Angelo è morto

Non ce l’ha fatta uno dei tre ragazzi falciati sulla Vigevanese

Il tragico incidente sulla Vigevanese a Corsico (Spf)

Il tragico incidente sulla Vigevanese a Corsico (Spf)

Corsico (Milano), 14 dicembre 2018 - «Ho realizzato  quello che era appena successo solo quando sono andato a sbattere sulle macchine posteggiate, non mi sono reso conto di nulla, non mi ricordo niente». Quando scende dalla macchina, dopo aver travolto tre persone, Lorenzo Petrosino, di Carollo Pertusella, nato a Saronno, allarga le braccia, si gira verso il ponte di viale Liberazione: sotto c’è la fermata dove i ragazzi aspettavano l’autobus.

È lì che mercoledì pomeriggio, a bordo della sua Hyundai ix35, è andato a sbattere, investendo due ragazzi di 16 anni e uno di 23, Angelo De Las Alas, origini filippine, residente in via Gonin a Milano. Lo ha visto steso per terra, in un lago di sangue, e ha pregato, come tutti, che si salvasse nonostante l’impatto devastante. Ma Angelo non ce l’ha fatta, ed è morto ieri mattina nel reparto di neurorianimazione dell’ospedale Niguarda, dove lo avevano portato in condizioni disperate. Ha lottato una notte intera, poi non ha più avuto la forza di combattere. Gli altri due feriti, i sedicenni, sono stati ricoverati: uno in prognosi riservata con bacino, femore e piede rotti, l’altro con una frattura a tibia e perone e tre mesi di prognosi. «Gridavano aiuto, i soccorsi sono arrivati subito, si sono precipitati verso i ragazzi che erano sull’asfalto. C’era sangue ovunque», ricordano i testimoni della scena.

Qualcuno ha detto che chi era al volante andava veloce, ma saranno gli inquirenti a ricostruire l’esatta dinamica, ora che il ragazzo, con ogni probabilità, verrà accusato di omicidio stradale. Il 26enne di Caronno Pertusella è uscito illeso: dopo aver perso il controllo lungo la strada Nuova Vigevanese, ha travolto i ragazzi, ha trascinato sul cofano per una ventina di metri il palo della fermata, poi ha tirato giù un lampione e ha finito la corsa impattando sulle auto posteggiate nel controviale. Non ricorda nulla, la dinamica è ancora fumosa, ma ci sono dei testimoni che hanno assistito alla scena. Poi saranno gli inquirenti a chiedere altri dati, compresi i tabulati per controllare che all’origine della distrazione non ci sia stato l’uso del telefono.

Esclusa la pista della guida in stato di ebrezza: l’alcoltest era negativo. Non si esclude ancora un colpo di sonno. Petrosino dovrà rispondere dell’accaduto e spiegare come ha perso il controllo della vettura. Si trovava a Corsico di passaggio: giocatore di basket in serie B, nel ruolo di centro, milita tra le fila della Nuova Pallacanestro Vigevano, dopo una carriera trascorsa in giro per l’Italia, tra Perugia, Arese, Marsala, Cantù (dove ha giocato le finali nazionali con gli under 17 e under 19). La vittima aveva 23 anni, appassionato di skate, «allegro, generoso, sempre con il sorriso – ricorda chi lo conosceva –. Un ragazzo di cuore. Siamo senza parole. Non si può morire così»