Corsico, rabbia all’incrocio pericoloso nel quartiere Sant'Adele

Gli abitanti chiedono una nuova segnaletica

L'incrocio pericoloso

L'incrocio pericoloso

Corsico (Milano), 17 luglio 2019 - «Fate qualcosa prima che ci scappi il morto». È l’appello lanciato di residenti e commercianti del quartiere Sant’Adele dopo l’ennesimo incidente in uno degli incroci più critici. Ed è proprio l’ultimo scontro tra un autobus e una golf a sollevare per l’ennesima volta la richiesta di una soluzione veloce per la messa in sicurezza del crocevia. Fortunatamente non si sono registrati feriti gravi: i tre coinvolti hanno rifiutato il trasporto in ospedale. Con l’urto però il mezzo pesante e la vettura hanno perso il controllo e, finendo fuori strada, solo per miracolo non hanno urtato altre vetture o qualche pedone.

«Da sempre in questi punti si registrano incidenti – spiega Danilo Accardo, titolare del negozio di frutta – Con il passare del tempo la segnaletica orizzontale si è cancellata e chi arriva da via Artigiani non sempre si rende conto dello stop. Tutti i paletti, sistemati per proteggere il marciapiede di via Sant’Adele, sono stati abbattuti. In più occasioni si sono sfiorate tragedie. Una volta è accaduto anche mio papà: aveva appena spostato la macchina dallo stallo di carico e scarico che un’auto è finita sul marciapiede dopo lo scontro con un’altra vettura. Non si può essere sempre fortunati». Secondo il commerciante la soluzione c’è. «Basterebbe un dosso o dissuasore in via Artigiani perché in via Sant’Adele transita il pullman – spiegano i commercianti – e fare una segnaletica più evidente».

La necessità di una soluzione è sostenuta da tutti. «Bisognerebbe limitare la velocità delle moto in via Sant’Adele: nonostante le caratteristiche della via sfrecciano a forte velocità – spiega Amedeo Dell’Osa, titolare del negozio di ottica – Riqualificare la segnaletica e togliere le strisce pedonali nel lato Nord. Gli automobilisti che da via Artigiani svoltano a destra per immettersi in via Sant’Adele guardano a sinistra per vedere il sopraggiungere di altre vetture e non sempre, prima di inserire la marcia e partire, controllano che nessuno stia attraversando alla loro destra. Capita spesso che i pedoni vengano investiti anche se la velocità, in quel caso, è quella della ripresa: minima».

«Uno specchio potrebbe aiutare – dice Laura Virtuano – io abito vicino, questo incrocio lo attraverso tutti i giorni e so che è pericoloso, quindi presto attenzione. Ma non è per tutti così, molti non conoscono la strada e si confondono».