Corsico, chiuso il gas al quartiere ex Burgo

La decisione di sospendere la fornitura è arrivata dopo una trattativa infruttuosa: nel rione vivono 1.600 persone

Un incontro del sindaco Errante con i residenti

Un incontro del sindaco Errante con i residenti

Corsico (Milano), 19 settembre 2018 - "Confermiamo  la chiusura". L’azienda Nuovenergie sottolinea le tre parole nella lettera inviata al Comune di Corsico, a Unareti (responsabile della distribuzione del gas) e al Prefetto di Milano, a cui il sindaco Filippo Errante (centrodestra)   si era rivolto per cercare di ottenere un intervento immediato e scongiurare il peggio. Ma il peggio è arrivato: Nuovenergie ha deciso di chiudere i rubinetti del gas al quartiere ex Burgo.

Si parla di oltre 1.600 persone residenti, a cui si aggiungono altri 600 bambini che frequentano le scuole Munari, Salma e Buonarroti (infanzia, primaria e media). Le polemiche sono iniziate nelle scorse settimane, quando Unareti ha paventato la chiusura del gas per tutto il quartiere, secondo quanto ordinato dal fornitore Nuovenergie. Alla base della decisione, un debito di "629.183,99 euro accumulato da Atecc – proprietaria dell’impianto – nei nostri confronti. Assodata l’assoluta e accertata impossibilità da parte di Atecc di soddisfare seppur parzialmente tale credito, è nostro preciso dovere imprenditoriale far cessare la fornitura del gas. Confermiamo la chiusura. Non siamo tenuti a sapere e comunque essere responsabili delle forniture di calore a valle dell’impianto", scrive il presidente di Nuovenergie Giuseppe D’Urso. Niente da fare, quindi, per i cittadini, gli alunni, il personale scolastico e quello comunale (ci sono anche alcuni uffici del municipio dislocati) che si troveranno senza acqua calda già a partire da oggi. Sul piede di guerra non ci sono solo loro, che ancora non si spiegano la decisione di mettere in ginocchio un intero quartiere per colpa di una cattiva gestione dei debiti che "non può e non deve riguardare chi invece paga correttamente", alzano la voce i residenti, pronti a manifestare.

Pronto anche il sindaco che aveva promesso (e inoltrato) diffide ed esposti alle società per "interruzione di pubblico servizio", aveva spiegato Errante, sostenuto anche dal parere della Prefettura che aveva segnalato "la necessità urgente e inderogabile di garantire l’erogazione della fornitura, la cui interruzione potrebbe creare un grave e irreparabile pregiudizio". Il sindaco ha quindi deciso di convocare per oggi, alle 19 davanti alla centrale di via Laura Conti, un’assemblea e un presidio, invitando non solo i residenti, ma anche tutti genitori degli alunni. "Comprendo le necessità imprenditoriali, ma non si può sospendere la fornitura. Appena verrà interrotto il servizio, sporgerò denuncia ai carabinieri".