Elezioni amministrative, Corsico al voto col chiodo fisso dell’onestà

La città “ferita“ nell’orgoglio dal commissariamento chiede al futuro sindaco massima trasparenza, a prescindere da lista o partito

Elezioni amministrative

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Corsico (Milano), 15 agosto 2020 - C’è decisamente voglia di riscatto in città. L’uscita anticipata dell’ex sindaco di centrodestra Filippo Errante, dimessosi ad aprile dello scorso anno, ha lasciato i cittadini di Corsico con l’amaro in bocca e con aspettative importanti. Poco importa, per molti, chi siederà alla poltrona di sindaco con la fascia tricolore: basta che sia «onesto», ripetono tutti. In questa parola si racchiude il desiderio di chi si recherà alle urne il 20 e 21 settembre per scegliere il nuovo primo cittadino, con eventuale ballottaggio il 4 e 5 ottobre.

Che siano di destra, di sinistra o senza preferenze politiche specifiche, gli abitanti sono d’accordo: il nuovo sindaco deve essere onesto, «deve aver voglia di fare il bene della città, di preoccuparsi dei bisogni delle persone, delle famiglie, degli anziani, di chi vive da solo. Deve sentire sulla propria pelle le emergenze sociali e farsene carico in maniera concreta. Abbiamo bisogno di un sindaco preparato, capace, che non faccia promesse ma che metta in campo strategie per una vera rinascita della città, soprattutto in alcuni quartieri», commenta Francesco Di Biase, impiegato. 

Il tema caldo, infatti, è la valorizzazione di aree "rimaste isolate. Da questa parte di Corsico, nella zona cosiddetta industriale, siamo dimenticati. La cura lascia a desiderare, tra rifiuti, illuminazione scarsa, lavori e cantieri interminabili. Non vogliamo più essere considerati cittadini di serie B", chiede al futuro sindaco Claudia Savelli che vorrebbe anche maggiori collegamenti sostenibili tra i quartieri, piste ciclabili, ma anche l’impegno di attivare il car sharing in città, ormai dimenticato dopo una sperimentazione finita male. 

C’è bisogno di attenzione per i quartieri periferici, per le case popolari, per i giovani, per i negozianti e i piccoli imprenditori, come Daniele Legnani che chiede "un maggior interesse per le piccole realtà che rischiano di soccombere, di essere schiacciate e dimenticate. Realtà che hanno fatto la storia di Corsico, che hanno creato il tessuto lavorativo, il polo industriale. Ma anche le piccole botteghe: c’è bisogno di aiuto e rilancio. Corsico deve puntare a essere una grande città, senza dimenticare le sue piccole ma importanti realtà". Un’attenzione che secondo Giovanna è venuta a mancare negli ultimi anni: "Chi è nato e cresciuto a Corsico ha visto un’involuzione terribile: una volta nei quartieri periferici si creava identità, comunità, ci si sentiva parte di una famiglia. Da quando il mondo delle associazioni è stato abbandonato, è mancata proprio la voglia di creare occasioni di incontro". 

Insomma, i cittadini hanno voglia di cambiamenti, di nuova aria, di «sentirsi orgogliosi di essere corsichesi», dicono in coro. E poi, ci sono le questioni molto serie da prendere in considerazione, come sottolinea la maestra di danza Patrizia Cribiori che lavora con bambini e ragazzi disabili: "A questa realtà va data la massima attenzione e importanza. Bisogna dare sostegno, anche alle famiglie. E per i bambini e ragazzi disabili, creare occasioni di crescita, partecipazione, inclusione. Al futuro sindaco chiedo impegno, a sostegno di ogni tipo di disabilità".