Corsico, il commissario Iacontini: "Ho portato rigore dove non c’era"

Il bilancio del commissario prefettizio arrivato dopo le dimissioni di Errante

Francesca Iacontini si è insediata lo scorso aprile, dopo le dimisisoni di Errante

Francesca Iacontini si è insediata lo scorso aprile, dopo le dimisisoni di Errante

Corsico (Milano), 17 febbraio 2020 - Qualcuno in città dice che "finalmente Corsico ha un vero sindaco", ma lei di politica non ne vuole sapere. Rispetta i ruoli, ma si descrive come una figura che svolge attività amministrativa, mette le regole là dove non c’erano o dove le interpretazioni avevano lasciato vuoti pericolosi. "Faccio solo il mio dovere", ripete Francesca Iacontini, alla guida della città da fine aprile, pochi giorni dopo le dimissioni dell’ex sindaco di centrodestra Filippo Errante che si è detto pronto a scendere di nuovo in campo per le prossime elezioni comunali, in calendario tra maggio e giugno, anche se non ha ancora ufficializzato la candidatura. Iacontini conosce bene il territorio, era già passata a Buccinasco nel 2011 dopo la bufera delle tangenti che aveva portato all’arresto dell’allora sindaco Loris Cereda.

"Corsico è una città viva, anche i quartieri popolari sono risorse da valorizzare e non da ghettizzare. Ho trovato un territorio complesso, ma ricco", sottolinea Iacontini che ha dato "ordine e rigore" all’amministrazione, come ha sottolineato anche il Prefetto Renato Saccone in visita a Corsico a metà dicembre. Accento napoletano che identifica le sue origini, Iacontini è considerata da tutti, Prefetto in primis, una donna "capace, determinata e preparata". Sorride quando si parla di calcio e di Napoli, ma affronta con severa serietà argomenti critici in città, quelli per cui è stata accusata di essere "troppo burocrate". Si parla, per esempio, delle associazioni, che dopo tanti anni si sono viste togliere gli spazi dove svolgevano le proprie attività. "Non è una mancanza di sensibilità, anzi. Le associazioni, soprattutto quelle di volontariato e che operano nel sociale, sono fondamentali, tessuto imprescindibile di una città. Ma le regole sono regole". Si riferisce ai tre regolamenti a cui, insieme alla squadra di sub commissarie, tutte donne, che guidano la città (Lydia Andreotti Loria e Maria Teresa Barile), ha dovuto mettere mano. Quello sulle concessioni alle associazioni, che per avere gli spazi dovranno passare per manifestazioni di interesse e bandi, disciplinando così le assegnazioni; quello sui patrocini e quello sui beni confiscati. Viene in mente il caso stocco che ha portato all’azzeramento voluto da Errante della sua Giunta, in seguito allo scalpore per un patrocinio concesso alla sagra calabrese gestita dal parente di un personaggio legato alla ‘ndrangheta (fine 2016).

"I patrocini devono essere prima di tutto gratuiti", sottolinea la commissaria che allontana così ipotesi di contributi economici a chicchessia. E anche la distribuzione dei soldi delle casse comunali deve essere ragionata: "Corsico è una città anziana, ci sono tantissimi ultrasettantenni bisognosi che non possiamo dimenticare – spiega Iacontini –. Insieme a loro, abbiamo pensato ai contributi agli oratori, che aiutano la città offrendo un servizio importante". Insomma, la ridistribuzione delle risorse deve essere razionale. In ultimo, "basta a locazioni in immobili confiscati senza regolamento. Emerge nza abitativa significa soluzione temporanea: non si può pensare di utilizzare una struttura per decenni. Gli immobili confiscati sono una risorsa importante e devono essere gestiti come tale", ancora la commissaria che conclude il racconto dell’attività comunale che sta svolgendo con un auspicio: "Nostro compito è di restituire rigore alla città e di consegnarla a chi dovrà poi governarla nella maniera più disciplinata possibile. Con l’augurio che ci sia continuità con la doverosa opera che stiamo facendo, qualunque sia il colore politico di chi vincerà le elezioni".