Stragi di anziani, aperta inchiesta: Mediglia e Melegnano sotto la lente

I 97 decessi nelle due case di riposo del Sud Milano entrano nel fascicolo per epidemia e omicidio colposi

La casa di riposo Residenza Borromea di Mediglia

La casa di riposo Residenza Borromea di Mediglia

Mediglia (Milano), 12 aprile 2020 - Epidemia colposa e omicidio colposo. Questi i reati ipotizzati, senza nessun nome iscritto nel registro degli indagati, nell’inchiesta sulla casa di riposo Borromea di Mediglia, il primo caso in cui si iniziò a parlare di strage di anziani per coronavirus.

Il fascicolo, aperto dalla Procura di Milano, è stato trasmesso alla Procura di Lodi, competente sulla zona di Mediglia, andandosi ad aggiungere alle denunce di privati cittadini, almeno due per il momento ma, a breve, se ne aggiungerà una firmata da quasi 30 famigliari che, riunitisi in comitato, hanno fatto fronte comune per chiedere che venga fatta chiarezza. "Noi del comitato - ha dichiarato Leonardo La Rocca, uno dei promotori, che nella tragedia ha perso il suocero - siamo un gruppo coeso e ci diamo forza a vicenda. Andremo fino in fondo, Vogliamo fare parlare i nostri cari, che una voce più non hanno. Confrontandoci, raccogliendo le nostre testimonianze, ci siamo convinti che esistono responsabilità precise, sia per decisioni sbagliate che per omissioni, che ci portano a pensare che molti dei nostri cari potrebbero essere ancora vivi. Siamo convinti che la Procura di Lodi porrà la massima attenzione e zelo a questo caso, nel rispetto delle vittime interne alla Rsa e di tutti i parenti che, stando a loro contatto, si sono ammalati". Ulteriore motivo di ansia, i famigliari dei nonnini ancora in vita aspettano ormai da troppo tempo che la struttura venga sanificata. "Siamo ancora in attesa – ha spiegato Cinzia Bisoni, la cui madre è fra i ricoverati – nonostante lo stesso assessore regionale Gallera avesse promesso una sanificazione a breve. Dopo essere stata sottoposta a tampone, mia mamma è risultata negativa al virus, sarebbe criminale farla ammalare adesso".

È di ieri intanto la notizia che un’altra anziana, che aveva contratto il Covid-19 all’interno della struttura, non ce l’ha fatta, facendo salire il tragico bilancio a 65 decessi. Aperta inchiesta anche per la Fondazione Castellini di Melegnano che fa sapere di non essere al momento a conoscenza dell’avvio d’indagini a proprio carico, ma di essere disponibile a fornire "piena collaborazione alle autorità, avendo sempre agito nella massima trasparenza, nel rispetto delle regole e con l’esclusiva finalità della tutela della salute dei propri ospiti e dipendenti". La Rsa di Melegnano conta 365 ospiti. Secondo gli ultimi dati diffusi dalla presidenza e aggiornati al 7 aprile, dall’inizio dell’epidemia nella struttura di via Cavour si sono verificati 32 decessi su un totale di 99 persone con febbre, o sintomi respiratori potenzialmente riconducibili al Covid-19.