Coronavirus, a Melegnano il perdono in diretta tivù

Don Colombo ha celebrato il rito a porte chiuse nella basilica di San Giovanni. Alla cerimonia per la Festa del perdono i fedeli hanno assistito in televisione

Il sindaco Rodolfo Bertoli riceve il Pane del perdono

Il sindaco Rodolfo Bertoli riceve il Pane del perdono

Melegnano (Milano), 10 aprile 2020 - Benedizione e remissione dei peccati? Ai tempi del Coronavirus entrambe arrivano via Internet. Così i melegnanesi, e tutti i fedeli interessati, ieri mattina hanno potuto seguire il rito religioso che è stato celebrato a porte chiuse nella basilica minore di San Giovanni per onorare la festa del Perdono, la ricorrenza che da 457 anni si svolge a Melegnano nei giorni a ridosso di Pasqua.

Gli aspetti profani dell’evento, con mostre, bancarelle, spettacoli e premiazioni, quest’anno sono stati annullati a causa dell’emergenza sanitaria in corso dal 21 febbraio. Ma il valore spirituale della festa è stato riaffermato attraverso una celebrazione cui il parroco di San Giovanni, don Mauro Colombo, non ha voluto rinunciare e che è stata trasmessa su alcuni canali, fra i quali Melegnano web tv.

A coloro che hanno seguito la diretta da casa è stata concessa l’indulgenza, ovvero la remissione dei peccati. Così è stato deciso dalla Penitenzieria Apostolica, interpellata su questo aspetto dall’arcivescovo di Milano Mario Delpini. A rimarcare il valore del Perdono è stata anche l’esposizione, all’interno della basilica, della bolla del 20 gennaio 1563, il documento con cui Papa Pio IV accordò ai melegnanesi, appunto, la remissione dei peccati.

Per ricordare la forza dirompente di un gesto come il perdono, don Mauro ha scelto, nell’omelia, di leggere un brano dei Promessi Sposi. Si tratta del momento in cui Renzo entra nel Lazzaretto colmo di appestati e medita vendetta contro don Rodrigo. Padre Cristoforo convince il giovane rancoroso a desistere dai suoi propositi.

«Il Perdono è fra le grazie più importanti che il Signore ci concede e può essere applicata anche ai defunti", ha ricordato il sacerdote, aggiungendo anche che l’emergenza sanitaria del Coronavirus potrebbe essere l’occasione per una conversione personale. Il sindaco Rodolfo Bertoli, intervenuto al rito religioso in rappresentanza della popolazione, ha affermato che "la ricostruzione dopo l’epidemia dovrà fondarsi su valori veri, come la fratellanza e un’economia rivolta alla ridistribuzione delle ricchezze". Durante la liturgia, cui hanno preso parte anche i rappresentanti locali delle forze dell’ordine, più di una parola è stata spesa per i malati e le vittime del Covid-19, alle quali è stato dedicato un concerto d’organo che ha preceduto il rito religioso. Suggestivo il momento in cui al sindaco è stato consegnato il "pane del perdono", uno dei simboli della ricorrenza.