Coronavirus, a Mediglia un focolaio nella casa di riposo di Mombretto

Mediglia, struttura e ospiti in isolamento dopo i contagi e i decessi. Spiegato così l’alto numero di positività in città

Il sindaco Paolo Bianchi

Il sindaco Paolo Bianchi

Mediglia (Milano), 15 marzo 2020 - Il coronavirus ha varcato le porte della casa di riposo di Mombretto, infettando molti ospiti e causando alcuni decessi. Ad annunciarlo il sindaco di Mediglia Paolo Bianchi in un comunicato che riporta le dichiarazioni rilasciate dalla direzione sanitaria della struttura. Il sospetto che qualcosa di anomalo stesse accadendo all’interno delle mura cittadine serpeggiava da tempo, data la percentuale particolarmente alta di casi di positività al virus, molto superiore a quella dei Comuni confinanti. Il bollettino riporta 12 casi a Peschiera, 17 a San Donato, 19 a San Giuliano, 8 a Melegnano ma ben 38 a Mediglia.

La situazione, resa nota solo ieri, è iniziata il 23 febbraio quando, a seguito del ricovero di alcuni ospiti in Pronto Soccorso, sono stati riscontrati 4 casi di positività al virus. In accordo con Ats è stato fatto un primo ciclo di tamponi a tutti gli ospiti, confermando un’ulteriore presenza di persone infette. Ora la struttura e i suoi ospiti sono sotto stretto isolamento per contrastare un’ulteriore diffusione del virus. Oltre all’assunzione di nuovo personale, sono già stati avviati i contratti per avere un supporto specialistico infettivologico esterno. I casi critici sono stati dirottati direttamente alle strutture ospedaliere mentre la cura degli altri ospiti è gestita dal personale interno. Persino l’accesso alla camera mortuaria e alle salme è stato sottoposto a stretti protocolli. "Un messaggio che non avrei mai voluto leggere – ha concluso Bianchi – ma voglio che giunga a tutte le famiglie delle persone decedute il mio più vivo cordoglio. La struttura comunale è aperta e a disposizione per tutte le pratiche necessarie".